giovedì 5 maggio 2022
Preoccupano però le sottovarianti, in Africa e nel continente americano i casi invece aumentano
Una terapia intensiva in Italia

Una terapia intensiva in Italia - Ansa

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Quante sono le persone uccise dalla pandemia nel mondo? Difficile dirlo. Difficile contarli, soprattutto in molti Paesi del Sud del mondo. In quelli poveri e in quelli dove si combatte.

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità i numeri ufficiali, sono ben al di sotto di quelli reali, ovvero
i 6,24 milioni di morti per Covid ufficialmente notificati all'Oms dai suoi 194 Paesi membri.

Per l'Oms la pandemia di Covid-19 ha causato nel mondo quasi 15 milioni di decessi diretti e indiretti, il doppio, quindi, di quanto inizialmente stimato. In totale 14,9 milioni i decessi che possono essere associati alla pandemia, un punto intermedio tra un minimo di 13,3 milioni e un massimo di 16,6 milioni di vittime registrate dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2021. Molti decessi attribuiti ad altre malattie sarebbero legati invece al virus.

La pandemia frena, ma c'è il rischio sottovarianti​

Intanto continua la frenata della pandemia nel mondo: nella settimana tra il 25 aprile e il primo maggio
sono stati registrati 3,8 milioni di casi e poco più di 15 mila morti, con un calo rispettivamente del 17% e del 3% rispetto alla settimana precedente.

Tuttavia, preoccupa la situazione dell'Africa e delle Americhe dove si assiste a una forte ripresa dei contagi, in aumento rispettivamente del 31% e del 13%. Sono alcuni questi dell'ultimo bollettino settimanale
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

"A livello globale, i casi segnalati e i decessi per Covid-19 continuano a diminuire, con i decessi settimanali segnalati ai minimi da marzo 2020. Ma queste tendenze, sebbene benvenute, non raccontano l'intera storia", ha detto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Spinti dalle sotto-varianti di Omicron, stiamo assistendo ad un aumento dei casi segnalati nelle Americhe e in Africa. È troppo presto per sapere se queste nuove sotto-varianti possono causare malattie più gravi rispetto ad altre sotto-varianti di Omicron, ma i primi dati suggeriscono che la vaccinazione rimane protettiva contro la malattia grave e la morte".


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