sabato 7 novembre 2015
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Tutti pronti a sfilare in difesa del clima e degli ultimi. Alla vigilia della Marcia per la Terra crescono gli appelli e le adesioni a favore della manifestazione ispirata all’enciclica Laudato si’ organizzata da Earth Day Italia e Connect4Climate. Un centinaio le associazioni nazionali e internazionali, cattoliche e laiche, che partecipano alla due giorni dedicata dal Vicariato di Roma alla Giornata diocesana per la custodia del creato. Su twitter gli hashtag #march4earth hanno raggiunto 2,1 milioni di persone per un totale di circa sei milioni di visualizzazioni. Tra questi anche l’ente delle Nazioni unite che organizza la Cop 21.  L’appuntamento romano arriva tre settimane prima della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, in programma a Parigi dal 30 novembre all’11dicembre. «Tra soli 21 giorni – spiega Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia – governanti che non abbiamo eletto decideranno se il nostro pianeta deve vivere o morire. Qualcuno deciderà delle nostre vite e di quelle di tutti coloro che in questo mondo non sono rappresentati. Insomma dei miliardi di ultimi considerati unicamente nella voce del Papa».  Tra i messaggi a sostegno dell’iniziativa di domani anche quello del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti: «La Marcia per la Terra giunge in un giorno particolare, in cui è importante far sentire la voce dei popoli per la difesa dell’ambiente, per la custodia del creato. Da domani, infatti, si svolge a Parigi la Pre-Cop 21».  Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera augura «pieno successo alla Marcia per la Terra». «Una giornata di mobilitazione contro i mutamenti climatici – sottolinea Realacci –. I temi ambientali non possono essere risolti se non si fanno i conti con la finanza, la 'cultura dello scarto', le tensioni internazionali, i flussi migratori e se non cambiamo gli stili di vita». Per il presidente del Consiglio Nazionale di Enpa, Marco Bravi, «la protezione degli animali ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio del creato». Mentre Annamaria Procacci, consigliere di Enpa, aggiunge: «L’enciclica mette a nudo i limiti di un modello economico che sacrifica gli esseri viventi in nome di interessi effimeri».  «Una partecipazione a difesa degli ultimi tanto gioiosa quanto carica di significato – sottolinea il direttore della Fondazione Migrantes, monsignor Giancarlo Perego –. Oggi sullo scacchiere internazionale abbiamo 33 conflitti aperti, che lo scorso anno hanno generato otto milioni di rifugiati. Ma nello stesso anno le persone costrette ad abbandonare la propria terra per gravi cambiamenti climatici sono state 24 milioni e 400mila». «Che faremo quando la terra sarà sterile – si chiede Beppe Fiorello – l’acqua avvelenata, l’aria irrespirabile e il clima troppo caldo o troppo freddo per noi? Prima che sia troppo tardi dobbiamo rimediare ai peccati del passato».  La Marcia di domani è preceduta dal convegno sull’enciclica che si tiene oggi dalle 9 alle 13 nella Sala della Conciliazione in Piazza San Giovanni in Laterano. Domani alle 9, invece, è in programma l’adunata al Colosseo, in vista della partenza della Marcia (9.30-11), che percorrerà via dei Fori Imperiali per arrivare alla basilica dei Santi Apostoli per la celebrazione della Messa presieduta dal cardinale Agostino Vallini. Chi vuole può raggiungere piazza San Pietro per l’Angelus di papa Francesco oppure ascoltarlo dal maxischermo allestito nella stessa piazza Santi Apostoli. Alle 16.30 i saluti conclusivi e il concerto di Adriano Bono. Per tutte le informazioni: www.marciaperlaterra.org
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