Chiesa

Panama. Nasce la Generazione Laudato si'

mercoledì 23 gennaio 2019
Noi, giovani cattolici della Giornata Mondiale della Gioventù a Panama, intendiamo elevare i nostri cuori e le nostre menti in lode, gioia e gratitudine a Dio per il bellissimo dono della nostra amata “sorella Madre Terra”, secondo la felice espressione usata da San Francesco. Come Papa Francesco ci ha ricordato, allo stesso tempo siamo dolorosamente consapevoli che c'è "un grande deterioramento della nostra casa comune" (Laudato Si', 61). Convinti che "possiamo cooperare come strumenti di Dio per la cura della creazione" (LS 14), chiediamo a tutti, e a noi stessi per primi, un'azione urgente per proteggere il nostro pianeta e le persone più povere e vulnerabili.

 

1)    L’ingiustizia verso i poveri di oggi e le generazioni future

 

Il nostro futuro e il futuro di chi verrà dopo di noi sono in grave pericolo. L’umanità da tempo ha intrapreso un percorso irresponsabile di distruzione ambientale che rende già precario il presente e pregiudica il futuro. In primo luogo, a causa della crisi climatica stiamo già assistendo ad impatti devastanti in tutti i continenti, con l’aumento della temperatura media di 1°C. Il pianeta rischia poi di superare la soglia catastrofica di 1,5°C di riscaldamento globale, se l'accordo di Parigi non verrà attuato da tutti e in modo tempestivo. In secondo luogo, la crisi della biodiversità ci ha già condotti nel mezzo della sesta estinzione di massa, con specie animali e vegetali che scompaiono in modo irreversibile. A tale proposito, ci ricordano i vescovi latino-americani1 e il documento preparatorio del Sinodo sull'Amazzonia2 che le popolazioni indigene hanno un ruolo decisivo nel proteggere le proprie terre ancestrali dalle attività di sfruttamento indiscriminato. Inoltre, altre crisi correlate non meno importanti, come la crisi idrica, rendono ancora più allarmante lo stato della nostra casa comune.

 

Nella Laudato Si' si sottolinea che "le previsioni catastrofiche ormai non si possono più guardare con disprezzo e ironia. Potremmo lasciare alle prossime generazioni troppe macerie, deserti e sporcizia."(LS 161). Inoltre, come hanno riconosciuto i vescovi di tutti i continenti [l’attuale] “generazione non sta facendo abbastanza per lasciare un pianeta sano. Essere così miopi è commettere un'ingiustizia inaccettabile".3

 

Siamo consapevoli che la crisi ecologica non è solo un'ingiustizia intergenerazionale, ma anche un'ingiustizia intragenerazionale nei confronti delle persone povere e più vulnerabili. Come ha scritto Papa Francesco, "Tanto l’esperienza comune della vita ordinaria quanto la ricerca scientifica dimostrano che gli effetti più gravi di tutte le aggressioni ambientali li subisce la gente più povera" (LS 48). Così accade che la crisi migratoria è strettamente correlata alla distruzione ambientale: "Molti di quanti possono a malapena permetterselo sono già costretti ad abbandonare le loro case e a migrare in altri luoghi, senza sapere come verranno accolti."4 Il tempo stringe e molti leader non hanno ancora intrapreso con convinzione quelle trasformazioni necessarie per proteggere la nostra preziosa casa comune e tutti i suoi abitanti.

 

2) Un’autentica e urgente conversione ecologica

 

Riconosciamo che la crisi ecologica è sintomo di una crisi più profonda nel cuore umano, che ci ricorda la chiamata profetica di San Giovanni Paolo II a "stimolare e sostenere la 'conversione ecologica' che ha reso l'umanità più sensibile nei confronti della catastrofe verso la quale si stava incamminando.”5 Preghiamo che questo pellegrinaggio a Panama diventi un'importante pietra miliare nella conversione ecologica di tutti i partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù, poiché, per noi cristiani, "Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana" (LS 217).

 

Consapevoli della nostra parte di responsabilità nell’attuale crisi ecologica, sentiamo un profondo bisogno di pentimento. Secondo le parole di Papa Francesco, "una sana relazione con il creato è una dimensione della conversione integrale della persona, che comporta il riconoscimento dei nostri errori, peccati, vizi o negligenze e conduce al pentirsi di cuore, a cambiare dal di dentro"  (LS 218).

 

La Chiesa ha un ruolo fondamentale nel promuovere questa conversione ecologica al suo interno e in tutte le realtà sociali, economiche, politiche, istituzionali. Siamo incoraggiati dal modo in cui la Laudato Si' è fonte di un’efficace opera per sollecitare tutti a prendersi cura del Creato, con innumerevoli iniziative in tutto il mondo che stanno guidando l'azione di trasformazione per un'ecologia integrale. Ma l'urgenza è tale che deve essere fatto molto di più da tutti e con maggiore immediatezza.

 

 

3) Il ruolo dei giovani cattolici

 

Come hanno riconosciuto i Padri sinodali, tra i giovani "c'è una forte e diffusa sensibilità per i temi ecologici e della sostenibilità, che l’enciclica Laudato Si’ ha saputo catalizzare”6. In modo particolare, questa sensibilità si traduce in un appello a tutte le classi dirigenti ad agire, perché "I giovani esigono da noi un cambiamento "(LS 13). Infatti, c'è un vivace movimento di giovani che sta crescendo in tutto il mondo e chiede con forza alla generazione al potere di prendere sul serio il cambiamento climatico e la crisi ecologica. Giovani attivisti stanno intraprendendo azioni senza precedenti, che vanno dal "climate strike” degli studenti alle azioni legali contro i governi per non aver fatto abbastanza per contrastare il cambiamento climatico.

 

In questo contesto, anche noi giovani cattolici ci stiamo facendo avanti come mai verificatosi prima. Prendiamo sul serio l'appello della Laudato Si' che invita a prendere "decisioni drastiche per invertire la tendenza al riscaldamento globale " (LS 175) e uniamo la nostra voce a quella profetica di tanti altri giovani impegnati per l’ambiente. Come ben espresso dai Padri sinodali, "I giovani  desiderano mettere a frutto i propri talenti, competenze e creatività e sono disponibili ad assumersi responsabilità", facendo tesoro dell'esperienza degli anziani e della ricca tradizione culturale e spirituale della nostra Chiesa.

 

 

4) I nostri impegni

 

Siamo consapevoli che noi, giovani cattolici, non stiamo facendo abbastanza. Nonostante gli impegni assunti nelle precedenti conferenze sulla salvaguardia del creato, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù 2013 e 2016, non ci stiamo ancora mobilitando abbastanza per la nostra casa comune. Concretamente:

 

 

 

 

 

 

Per cambiare veramente, sarà importante operare assieme. L’unione fa la forza. È questo lo spirito con cui è nata la "Generazione Laudato Si", una nuova rete di giovani cattolici per coordinare gli sforzi, imparare gli uni dagli altri e massimizzare il contributo di tutti7.

 

 

5) Le nostre richieste

 

Chiediamo ai Vescovi e ai responsabili della Chiesa di accelerare l'attuazione della Laudato Si':

 

 

 

 

 

Chiediamo inoltre ai leader politici e alle istituzioni competenti di affrontare con decisione e in modo urgente le principali questioni evidenziate anche dagli scienziati:

 

 

 

 

 

 

 

Invitiamo tutti i giovani del mondo ad unirsi, oltre le differenze, per prenderci cura della casa comune.

 

Che San Francesco e i Santi Patroni della GMG 2019, ci benedicano e ci guidino in questo affascinante impegno.

 

 

NOTE:

1 CELAM, Lettera pastorale “Discepoli missionari custodi della casa comune – Discernimento alla luce dell’enciclica Laudato Si’”.

2 “Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale”: Documento Preparatorio del Sinodo dei Vescovi per l’Assemblea Speciale per la Regione Panamazzonica, 08.06.2018.

3 Dichiarazione congiunta delle conferenze episcopali sulla giustizia climatica, Ottobre 2018:

4 Papa Francesco, Discorso del 9 Giugno 2018.

5 San Giovanni Paolo II, Catechesi, 17 Gennaio 2001.

6 Documento Finale del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, 46.

7 La "Laudato Si Generation" è una rete di giovani cattolici (tra cui reti come il Movimento Internazionale di  Studenti Cattolici, Gioventù studentesca cattolica internazionale, Rete dei giovani cattolici per la sostenibilità ambientale in Africa, Don Bosco Green Alliance, Iniziative per i giovani della Caritas etc., coordinata dal Movimento Cattolico Mondiale per il Clima ) che sarà lanciata ufficialmente sul palco principale della GMG il 25 gennaio 2019.

8 Il Tempo del Creato, promosso dal Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, si svolge ogni anno tra il 1° settembre, Giornata Mondiale di Preghiera per il Creato, ed il 4 ottobre, Festa di S. Francesco d'Assisi. Per maggiori informazioni: SeasonOfCreation.org.

9 Papa Francesco, Discorso ai dirigenti delle principali imprese del settore dell'energia, 9 giugno 2018.

10 Appello dei vescovi continentali ai negoziatori della Conferenza COP 21, Ottobre 2015.