Chiesa

Santa Sede. E il Papa torna a parlare di cristiani perseguitati

venerdì 7 agosto 2015
​Questa mattina papa Francesco è tornata a parlare dei cristiani perseguitati in Medio Oriente. Lo ha fatto nell'incontro, in Vaticano, con 1.500 giovani del Movimento eucaristico giovanile. Parlando dell'importanza del dialogo per risolvere le tensioni, il Papa ha detto: "​In Medio Oriente stiamo vedendo che tanta gente non è rispettata: le minoranze religiose, i cristiani … non solo non sono rispettati, ma tante volte sono uccisi, perseguitati … Perché? Perché non si rispetta la loro identità. Nella nostra storia, sempre ci sono stati conflitti di identità religiosa” causati dal “non rispettare l’identità dell’altra persona. Ha aggiunto: "Ma questo non è cattolico, non crede in Gesù Cristo". "Rispettalo. Cerca che cosa buona ha. Cerca nella loro religione, nella loro cultura, i valori che ha. Rispetta’. Così i conflitti si risolvono con il rispetto "dell’identità altrui. Le tensioni si risolvono con il dialogo”, ha ribadito Francesco. È di ieri, giovedì, l'invio da parte del Papa di una lettera a monsignor Maroun Lahham, vescovo ausiliare di Gerusalemme dei latini e vicario patriarcale per la Giordania, in occasione del primo anniversario dell'arrivo nel paese dei profughi iracheni cacciati dai jihadisti dello Stato islamico. A consegnare il messaggio, che esprime vicinanza e speranza ai cristiani iracheni, è il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino, che visiterà alcuni centri di accoglienza per i profughi in Giordania. Il viaggio, iniziato ieri, si concluderà domenica.