giovedì 1 settembre 2022
Il settimanale Famiglia Cristiana festeggia i 90 anni premiando per la carriera il grande regista polacco presso lo spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo
Il regista Zanussi, a destra, premiato dal Presidente della Biennale di Venezia Cicutto e dal Direttore di "Famiglia cristiana" don Stimamiglio

Il regista Zanussi, a destra, premiato dal Presidente della Biennale di Venezia Cicutto e dal Direttore di "Famiglia cristiana" don Stimamiglio - Angela Calvini

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Il grande maestro polacco Krzysztof Zanussi è stato ospite giovedì della Fondazione Ente dello Spettacolo, presso la Sala Tropicana 1 dell’Excelsior, per ricevere il premio per la sua carriera in occasione dei 90 anni della Mostra del Cinema di Venezia e dei 90 anni di Famiglia Cristiana. Una delle 60 iniziative presentate al Lido da FEdS in occasione del suo 75mo compleanno nel contesto della Mostra del Cinema di Venezia.

Il presidente della Biennale Roberto Cicutto, il direttore di Famiglia Cristiana don Stefano Stimamiglio e il Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo monsignor Davide Milani hanno premiato il regista che, lungo tutta la sua carriera, ha messo al centro delle sue opere l’uomo con i suoi dubbi esistenziali e il suo rapporto con Dio.
«Famiglia Cristiana nasceva in contemporanea alla Mostra Internazionale d'ate Cinematografica di Venezia - ha ricordato don Stimamiglio -. Nel 1938 il suo fondatore don Alberione decide di inaugurare l'apostolato cinematografico che porterà più tardi, nel 1955, alla nascita della San Paolo Film. La vocazione a parlare di tutto cristianamente fu sempre aperta, anche nella distribuzione di film come quelli di Pasolini, a dare spazio a quei registi e a quei film che proponessero una visione autentica della vita».

E Zanussi, nell'incontro coordinato dal giornalista di Famiglia Cristiana Eugenio Arcidiacono, ha aggiunto: «Per il cristianesimo l'invenzione di Gutenberg è stata una rivoluzione, ma non è cambiato il contenuto, bensì la forma di espressione. Oggi l'immagine ha preso il posto della parola e la Chiesa dovrebbe prendere una decisione collettiva per incrementare l’audiovisivo che è il linguaggio della nostra epoca».

Certo, la pandemia ha allontanato il grande pubblico dal cinema, ma, aggiunge il regista «ora con la guerra che si avvicina anche all'Italia dal punto di vista economico, la visione della vita nella versione soft finisce e si ritorna a una drammaticità dell'esistenza e questo cambierà il pubblico. Nei tempi duri le domande serie toccano tutti, nei tempi frivoli ci possiamo illudere che la vita sia una avventura senza peso». L'anno prossimo uscirà il suo prossimo film Il numero perfetto, dedicato al rapporto tra scienza e fede, ed un volume che raccoglierà le storie che ha nel cassetto: «Sono molto vecchio e ho scritto molte storie che non racconterò più. Ma finché posso continuo a lavorare: mi entusiasmano la gente, le storie, le esistenze e il senso del mistero nelle nostre esistenze». Zanussi rcevette nel 2003 il Premio Bresson alla carriera della Fondazione Ente dello Spettacolo e della Santa Sede che quest'anno verrà attribuito al regista giapponese Hirokazu Kore'eda. La cerimonia si terrà il 6 settembre alle ore 12 presso lo spazio FEdS al Lido

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