giovedì 6 aprile 2017
I due principali direttori d'orchestra wagneriani si sfidano in Germania, fra Dresda e Monaco, mettendo in scena i quattro titoli dell’“Anello del Nibelungo” di Wagner con 16 ore di musica
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I devoti di Richard Wagner scherzano già invocando il dono dell'ubiquità. E hanno ragione. Le due maggiori bacchette wagneriane contemporanee si sfidano mettendo in scena negli stessi giorni in Germania il capolavoro “monstre” del genio romantico: l'intero ciclo del Ring (L’anello del Nibelungo) con oltre sedici ore di musica. I quattro titoli che lo compongono (L’oro del Reno, Valchiria, Sigfrido e Il crepuscolo degli dei) vengono proposti pressoché in simultanea da Christian Thielemann alla Semperoper di Dresda e da Kirill Petrenko alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera. A cavallo fra gennaio e febbraio 2018. E con cast da primato per entrambe le produzioni.


Thielemann punta su Dresda

A Dresda sono in programma due cicli del Ring: il primo dal 13 gennaio al 20 gennaio e l'altro dal 29 gennaio al 4 febbraio. Sul palcoscenico per L’oro del Reno, Valchiria, Sigfrido e Il crepuscolo degli dei saliranno Petra Lang (Brunilde), Christa Mayer (Fricka, Erda), Georg Zeppenfeld (Fasolt, Fafner, Hunding), Andreas Schager (Sigfrido) che sono di casa nel Festival wagneriano di Bayreuth di cui Thielemann è il direttore musicale.


Thielemann è al timone della Staatskapelle di Dresda, guidata anche da Wagner che era solito chiamarla la sua «miracolosa arpa». Fu proprio durante l’incarico come Kapellmeister della corte sassone che l’irrequieta penna di Lipsia decise di comporre un lavoro sulla leggenda dei Nibelunghi. Il regista è il tedesco Willy Decker, famoso per le sue produzioni operistiche (compresa la Traviata al Festival di Salisburgo nel 2005 con Anna Netrebko e Rolando Villazón). Alla Semperoper Decker ha già messo in scena i quattro titoli dell’Anello e Thielemann li ripropone in modo sequenziale nel 2018 completando una scommessa lanciata dal teatro.


Come spiega il sito, «il confine tra palco e realtà è sempre più sfocata» nel corso della produzione e viene esaltata «l’ascesa dell’uomo». Il crepuscolo degli dei va in scena anche in autunno, in una sorta di “anteprima”, dal 29 ottobre al 5 novembre, e si affiancherà a un altro titolo wagneriano in cartellone: L’olandese volante, dall’11 febbraio al 2 luglio 2018, diretto da Asher Fisch.


Con Petrenko Monaco sfida Bayreuth


Nel capoluogo della Baviera il Ring è il fiore all’occhiello della nuova stagione alla Bayerische Staatsoper e va in scena in tre cicli: il primo e il secondo si intersecano (dall’11 gennaio all’11 febbraio 2018), il terzo a luglio 2018 (dal 20 al 27 luglio) nell'ambito del Münchner Opernfestspiele. Per la produzione giungeranno a Monaco di Baviera Nina Stemme (Brunilde), Stefan Vinke (Sigfrido), Anja Kampe (Sieglinde), anche loro fra le star di Bayreuth.


È il suggello dell’era Petrenko come direttore musicale del teatro d’opera bavarese all’insegna prima di tutto di Wagner. Un incarico che lascerà nel 2021 quando sarà assorbito a tempo pieno dall’impegno di direttore principale della Berliner Philharmoniker. Il regista è il noto “artista della scena” Andreas Kriegenburg, originario dell’ex Germania Est, che in questi anni a Monaco ha ideato gli allestimenti per i quattro titoli del Ring che adesso vengono condensati in un percorso unitario.


Altro capolavoro wagneriano che Petrenko dirigerà nella nuova stagione presentata domenica scorsa è Parsifal. Anche in questo caso si annuncia per il dramma sacro una produzione di grido con Jonas Kaufmann (Parsifal) e Nina Stemme (Kundry). La regia sarà di Pierre Audi con le scene affidate al pittore e scultore Georg Baselitz.


Il duello fra grandi bacchette

Non c’è dubbio che Thielemann e Petrenko siano oggi fra i principali interpreti delle partiture di Wagner. E in molti sostengono che fra i due ci sia una certa rivalità. Thielemann – erede del rivoluzionario compositore alla guida della Staatskapelle di Dresda e braccio destro della pronipote del maestro, Katharina, al comando del Festival di Bayreuth – sarebbe intervenuto nel 2015 sul Ring della kermesse quando Petrenko lo dirigeva provocandone l’addio; e la bacchetta d’origine russa ha soffiato all’altro l’ambito posto di direttore dei Berliner. Certo, ad alimentare la leggenda della competizione si aggiunge adesso l’insolito derby del Ring. A Dresda i biglietti per i due cicli sono già tutti esauriti; a Monaco la vendita è appena iniziata e l’ultimo dei tre cicli – in programma a luglio della prossima estate – includerà anche il tenore Jonas Kaufmann (Siegmund) ed è fissato in contemporanea con l’inizio del Festival di Bayreuth, che si apre il 25 luglio di ogni anno. Quasi una provocazione nei confronti dei vertici della rassegna fondata dallo stesso Wagner.

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