lunedì 6 agosto 2012

Il re dei 100 metri è ancora lui, Usain Bolt. Stavolta non fa il record del mondo, ma è la seconda miglior prestazione mondiale di sempre, 9"63 (primato olimpico). Il giamaicano ha vinto con la sua corsa di 41 passi ma anche muovendosi, per una volta, più rapidamente rispetto ai rivali più pericolosi, Blake e l'ex dopato Gatlin.
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Il re è ancora lui, Usain Bolt. Stavolta non fa il record del mondo, ma è la seconda miglior prestazione mondiale di sempre, 9"63 (primato olimpico), e stravince la finale di Londra dopo quella di quattro anni fa a Pechino, in uno stadio impazzito per lui. Può quindi sfogarsi tornando a fare il gesto dell'arciere, mostrando il campionario di mosse di cui finora era stato parco (a parte il gesto del silenzio prima del via), e poi ballando con la bandiera della Giamaica addosso, quasi a voler celebrare non solo il suo nuovo trionfo, che comincia a fare di lui una leggenda, ma anche il cinquantenario dell'indipendenza che l'isola caraibica festeggerà domani nel segno del suo eroe e del 'delfino' Yohan Blake, secondo con un 9"75 con cui eguaglia il proprio primato personale.Ai Trials il compagno di allenamenti aveva inflitto a Bolt la terza sconfitta in quattro anni, ma oggi non poteva finire allo stesso modo. Perché nell'Olimpiade che è stata un po' anche di Bob Marley, finito con la sua immagine ed i testi delle canzoni sulle divise dei giamaicani disegnate dalla figlia Cedella, non poteva mancare il segno di colui che sta prendendo il posto del re del reggae come uomo simbolo dell'intera nazione, oltre ad essere l'eroe dell'Olimpiade. Le 22 medaglie del nuotatore Phelps Bolt potrà soltanto sognarle, però farà lo stesso storia, magari ripetendosi anche sui 200 ("li voglio rivincere, sono la mia gara preferita", ha detto dopo il trionfo di oggi) ed in staffetta come a Pechino, e poi cambiando per stupire anche a Rio, magari nei 400 e nel salto in lungo, per diventare in tutti i sensi il nuovo Jessie Owens.Bolt ha vinto con la sua corsa di 41 passi ma anche muovendosi, per una volta, più rapidamente in fase di partenza, con 0.165, rispetto ai rivali più pericolosi, Blake e l'ex dopato Gatlin, terzo a sorpresa e che torna sul podio dei Giochi otto anni dopo Atene. Il grande sconfitto è Tyson Gay, quarto e medaglia di legno mentre Asafa Powell si conferma un perdente e chiude all'ottavo ed ultimo posto. Nessuno come lui è capace di fallire le grandi occasioni. In una delle finali dei 100 più belle di sempre, Bolt ha vinto nel momento in cui ha superato Gatlin con un'accelerazione impressionante con cui è andato a riprendersi l'oro che poteva sfuggirgli, portandosi dietro Blake: e non solo, ha avuto anche modo di dare un'occhiata al tabellone mentre correva. Impressionante, il suo lampo è stato di nuovo fulminante, come quelli di Pechino e nel 2009 ai Mondiali di Berlino, quando sulla distanza più breve stabilì quel record (9"58) che ancora resiste. Ma chissà ancora per quanto se Bolt è di nuovo questo.
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