martedì 20 settembre 2016
Tv2000 e RadioInBlu, sfida a tutto campo
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Un palinsesto di qualità, in grado di competere con le altre tv generaliste – e anche con i “giganti” della comunicazione – per contenuti, professionalità, ospiti e, soprattutto, modo di porsi di fronte agli ascoltatori. Senza mai rinunciare, però, alla propria identità di emittente cattolica, con quel rispetto per gli altri che non sempre è possibile vedere oggi nella miriade di canali che affolla il piccolo schermo. Sono queste le linee guida della programmazione 2016-2017 di Tv2000 presentata ieri all’Università cattolica di Milano dal direttore di rete Paolo Ruffini e dal direttore generale Lorenzo Serra. Una proposta che continua, una linea che si rafforza: con oltre 70 produzioni, 140 film, 70 documentari, nuovi programmi e volti di personaggi famosi come Licia Colò, Arianna Ciampoli e, dalla prossima stagione, anche Max Laudadio e Michele La Ginestra. «Cresciamo, in pubblicità (+65% nei primi nove mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) e cresciamo in tecnologia nei segmenti tv, radio, web e social – ha detto Serra – e inoltre abbiamo allargato la nostra visibilità anche grazie a “Tv2000 Italia”, il progetto di trasmissione e diffusione del palinsesto alle comunità di lingua italiana in Oceania, Nord America e America Latina». «Ma quello che costruisce un’offerta inconfondibile per gli oltre tre milioni di cittadini che ogni giorno si sintonizzano su Tv2000 collocandola fra le prime dieci televisioni italiane per permanenza media – ha precisato Ruffini – e anche ciò che rende unico il circuito di RadioInblu, non è la massa, la pienezza, ma la qualità, l’unicità di una condivisione». All’incontro è intervenuto monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, il quale ha affidato una consegna a radio e tv della Cei: «investire sempre di più in cuore, intelligenza e memoria per spendersi attraverso una comunicazione pensata per costruire un mondo meno cinico e meno baro». Ma il vescovo ha anche richiamato l’attenzione a «evitare ogni occasione di disgustoso spettacolo o pruriginosa curiosità sul dolore per raccontare la vita vera della gente, degli uomini e delle donne di oggi, una vita degna di essere vissuta fino in fondo, anche se faticosa».

RadioInBlu anche sul web Le altre sfide che dovranno essere lanciate da Tv2000 e dalla consorella RadioInblu sono, secondo il presule, quelle di «smontare i luoghi comuni pigramente coltivati e altrettanto pigramente riproposti in rete, e anche quelli sulla Chiesa italiana, spesso descritta come lotta tra bande, una pura e indecente fantasia, con il solo scopo di addormentare le coscienze: bisogna invece realizzare una televisione che sappia spiegare quante potenzialità presenta questo tornante della nostra storia, questo tempo bello in cui viviamo, reso fecondo anche dalla presenza di uomini e donne straordinari e non mi riferisco solo a Papa Francesco». «Un tempo bello il nostro, e noi non possiamo non raccontarlo – ha proseguito Galantino – e non si tratta solo della bellezza della natura che è già straordinaria e parla da sola. Ma vorrei dire anche che non abbiamo bisogno di mezze figure dello spettacolo e della televisione che ricorrono ai “social network”, alla “second life” o a “nickname” diversi per dire il contrario di quello che affermano in radio e sul piccolo schermo. Il mondo è reso migliore solo da chi ha il coraggio di metterci la faccia». E, nell’anno del Giubileo della misericordia, c’è stato anche un accenno al significato e all’importanza di questa parola: «Il mondo ha bisogno della misericordia – ha affermato il vescovo – che non è la virtù dei deboli ma è la virtù dei forti, di coloro che sanno staccare lo sguardo dai propri interessi per volgere il loro cuore verso chi fa fatica a vivere, e tra questi ci sono i nostri anziani, i giovani, le donne, tante persone senza lavoro e quanti approdano sulle nostre coste». C’è bisogno, insomma, di una televisione «che prende le distanze da alcune forme patologiche di comunicazione e che invece fa proprie in maniera professionale il servizio alla verità: questa televisione mi piace – ha sostenuto il segretario genarale della Cei – e questa televisione mi auguro che sia sempre di più Tv2000». Galantino ha poi rivolto «parole di gratitudine per chi ha fatto e per chi fa Tv2000 e InBlu Radio dei luoghi in cui transitano messaggi positivi, non facilmente rintracciabili altrove». Da qui l’invito a proseguire su questa linea, «raccontando il Vangelo senza occhi bigotti o affetti da insopportabile strabismo. È importante avere una tv e una radio che affrontano la vita di ogni giorno senza far leva sulla paura, evitando banalizzazioni, aiutando il pubblico a districarsi nella matassa dei messaggi che ci arrivano ogni giorno». E, nel suo contributo, ieri mattina, non è mancato un accenno allo spazio dedicato dalla tv e dalla radio della Cei a Papa Francesco e al suo servizio pastorale: «Uno sforzo fecondo per tutti – ha sottolineato Galantino –, aldilà di gente pigra mentalmente e spiritulamente insterilita, di gente che non sa liberarsi dalle proprie fissazioni e che ama rimanere in uno stato di perenne e insistente vedovanza: il modo in cui Tv2000 propone il Papa non è servile nè strumentale: lo fa accompagnando gli spettatori ad andare oltre un’adesione emotiva al messaggio papale». Ma le riflessioni del vescovo, a un certo punto del suo intervento, hanno toccato i nervi scoperti del sistema radio-televisivo italiano con delle considerazioni che inchiodano ognuno alle proprie responsabilità: «Ho l’impressione che ultimamente i mezzi di comunicazione facciano conto sulla mancanza di memoria della gente – ha detto – perché sono capaci oggi di dire una cosa e un momento dopo di dirne un’altra, senza vergognarsi per niente della falsità e della stupidità che ingenerano certe volte nel cuore, nell’intelligenza e nella mente della gente». Un’altra sfida severa e tagliente per tutti gli operatori del settore «è quella della lealtà e della capacità di avere memoria». «Penso che qualsiasi comunicazione non debba essere chiusa negli schemi di una fede o di un indirizzo culturale – ha proseguito –, se vuole essere davvero uno strumento di comunicazione serio, che faccia crescere, deve dire e presentare tutto ciò che è necessario agli uomini contemporanei». Quindi, ha concluso «deve avere la capacità anche di sfidare tutte le pigrizie mentali, essere capace di andare al di là anche di tanti luoghi comuni dei quali purtroppo si nutre ancora oggi la comunicazione». IL PALINSESTO

Saranno due i volti nuovi del nuovo palinsesto di Tv2000: Max Laudadio (uno degli inviati di "Striscia la notizia") e l’attore e conduttore Michele La Ginestra. Confermate Licia Colò e Arianna Ciampoli. Tra le novità, "Pulci famose", condotto da Laudadio, un mercatino dell’usato con gli oggetti appartenuti a personaggi famosi i cui proventi della vendita saranno devoluti ad associazioni no profit. E poi ci sarà "Il programma del secolo", con La Ginestra, dove saranno protagonisti nonni e nipoti. Tra le nuove proposte anche la trasmissione scientifica "C’è spazio", con Letizia Davoli, prodotto con il patrocinio della Agenzia Spaziale Europea e della Agenzia Spaziale Italiana: vedremo immagini straordinarie e inedite di stelle e pianeti che saranno spiegate da esperti in modo chiaro e alla portata di tutti. La tv della Cei potenzia inoltre l’informazione con la terza edizione del Tg2000 alle ore 20.30, che si aggiunge a quelle delle 12 e delle 18.30, seguito alle 20.45 dalla storica rubrica Tgtg, rassegna comparata dei Tg italiani ed esteri. Tra le nuove proposte ci sono anche "L’Aldiqua": incontri sul magistero di Papa Francesco in seconda serata; "Dio li fa a poi li accoppia", con Licia Colò e il marito Alessandro Antonino; "Terzo piano scala B" con Arianna Ciampoli nelle vesti della padrona di casa; "Nel mezzo del cammin" con Franco Nembrini, per rileggere la Divina Commedia e, quest’anno, anche "L’avventura di Pinocchio", dalla vigilia di Natale, ogni settimana, sempre con Nembrini, dieci puntate in prima serata. E, inoltre, "Comunicare la misericordia" di Monica Mondo con monsignor Dario Viganò, prefetto della segreteria per la comunicazione della Santa Sede, e "Dapprincipio", programma scientifico-divulgativo sui temi della biologia e della bioetica. Si intitola "Avanti il prossimo", il nuovo talk show che, da novembre, si occuperà di attualità, società, economia e politica. Tra i documentari della prossima stagione, spazio ai temi delle carceri con "Rebels" di Donato Pisani e Aldo Innocenti e "Mai dire mai" di Andrea Salvadore, ma anche la malattia con l’innovativo docu-musical "Kemioamiche" di Chiara Salvo e, infine, l’Africa con "Canzoni d’amore oltre il genocidio" di Giuseppe Carrieri. Grande attenzione alla responsabilità sociale con i documentari sulla povertà come "Why poverty?" e "L’Africa vista dai giovani" e sulla disabilità come "If" di Nicola Abbatangelo. Confermati i programmi di attualità che costituiscono storicamente l’ossatura del palinsesto, come "Bel tempo si spera" con Lucia Ascione, e la produzione di carattere religioso.
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