Un museo per raccontare le radici del cristianesimo e illustrare la storia e l a conservazione dei luoghi santi. Ce n'é solo uno al mondo e sarà aperto al pubblico l'anno prossimo. Si tratta del
Terra Santa Museum, a
Gerusalemme. Ne scrive l'Osservatore romano, spiegando che
si tratta di un'esposizione permanente "per scoprire la storia
di questa terra straordinaria in cui da millenni s'intrecciano,
in modo stupefacente, i destini di molti popoli che convivono
nei luoghi sacri delle tre grandi religioni monoteiste".
Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi ai consoli
di Gerusalemme e alle varie delegazioni da padre Pierbattista
Pizzaballa, custode di Terra Santa.
Terra Sancta Museum sarà diviso in due sedi, nella città vecchia di Gerusalemme: il Convento della Flagellazione e il Convento di San Salvatore, due costruzioni
ottocentesche, con alcune parti molto antiche, romane e
bizantine, e medioevali del periodo crociato, poco distanti tra
loro e vicine alle principali mete di pellegrinaggio e
turistiche di Gerusalemme (la Spianata delle Moschee, il Muro
del Pianto, la partenza della Via Crucis e il Santo Sepolcro). Coprirà una superficie espositiva di 2.573 metri quadrati e
sarà composto da tre aree museali: archeologica, multimediale e
storica.
«La storia della Cristianità e la storia dei francescani da
otto secoli custodi dei luoghi santi - ha detto Pizzaballa nel
corso della presentazione del progetto - costituiscono un
patrimonio che è parte della storia di questa terra, ma anche di
tutti i Paesi che hanno sempre mantenuto un forte legame con
Gerusalemme e la Terra Santa. Oltre ad avere, certamente, un
significato fondamentale per tutti i cristiani del mondo». Ad
ascoltare le parole del Custode Pizzaballa e ad ammirare alcuni
dei preziosissimi oggetti, era presente, tra gli altri, il
nunzio apostolico in Israele e Cipro, arcivescovo Giuseppe
Lazzarotto.