sabato 12 novembre 2022
Sei spettacoli, tra cui una prima nazionale, dedicati alla ricerca e alle inquietudini della spiritualità, in scena dall'11 novembre sino al 9 dicembre presso la Sala Gregorianum
"Piccoli funerali" sarà in scena a Milano per la rassegna Teatri del Sacro

"Piccoli funerali" sarà in scena a Milano per la rassegna Teatri del Sacro - Foto di Eugenio Spagnol

COMMENTA E CONDIVIDI

Torna a Milano I teatri del sacro con una rassegna Offshore di sei spettacoli, tra cui una prima nazionale, dedicati alla ricerca e alle inquietudini della spiritualità, in scena dall'11 novembre sino al 9 dicembre presso la Sala Gregorianum (via Lodovico Settala 27, Milano). La rassegna è promossa da Federgat, in collaborazione con Acec, de Sidera - Teatro Oscar, Teatro degli Incamminati e Sala Gregorianum,

Il primo appuntamento è con il debutto di Misericordia -primo studio, in programma l’11 novembre alle ore 20:30. Trenta giovani artisti si interrogano e interrogano la coscienza dei singoli sui grandi cambiamenti socio-politici che attraversano la nostra Storia, ispirandosi alle Opere di Misericordia. Lo spettacolo è parte del progetto Unprotected, promosso da Campo Teatrale. Giovedì 17 novembre in prima nazionale va in scena Luci dalle ferite: un diario, l’inizio di una traversata del tempo che abbiamo appena passato e che ancora viviamo: un modo di condividere, di esorcizzare, di essere insieme. Giovanna Mori ci conduce in un viaggio dove si ride e si piange, il suo recitar cantando trova e tocca le anime di chi l’ascolta.

Per la prima volta a Milano uno degli spettacoli più suggestivi degli ultimi anni Piccoli funerali in scena venerdì 25 novembre. Piccoli Si tratta di una ipotesi di Antologia di Spoon River a cura di Maurizio Rippa. Ispirato al famoso libro di Edgar Lee Masters e a Cartoline dai morti di Franco Arminio, lo spettacolo non contiene epitaffi ma porta in scena piccoli funerali, attraverso una partitura drammaturgica e musicale che alterna un piccolo rito funebre ad un brano dedicato a chi se ne è andato.

Ormai un classico grazie al successo decretato dal pubblico è 70 volte 7 (in scena il 1 dicembre alle ore 20:30) di Controcanto Collettivo racconta la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano in una sera. Racconta del rimorso che consuma, della rabbia che divora, del dolore che lascia fermi, ma anche della possibilità che il dolore inflitto e il dolore subito parlino una lingua comune e che l’essere umano dietro la colpa possa ancora riconoscere l’uomo.

Ultimo appuntamento il 9 dicembre con due spettacoli. Alle ore 19 Cucinar ramingo uno spettacolo dove le azioni pratiche di cucina e ristorazione diventano gioco teatrale, il cibo si trasforma in musica condivisa per raccontare il segreto dell’accoglienza, il gesto di apertura verso lo sconosciuto. Alle ore 21 in scena Giona un testo di Ignazio de Francesco dedicato a Valerio Onida che parla dello scontro generazionale tra padre e figlia a Lampedusa: lei rivendica l’urgenza dell’impegno concreto sui mali del mondo mentre lui rievoca il modello del profeta attraverso la testimonianza della Bibbia e del Corano. Entrambi usciranno dal confronto profondamente arricchiti, in qualche modo cambiati, comunque cresciuti. Tutti questi lavori sono frutto di una lunga storia. La Federgat dal 2008 è capofila dell’iniziativa de I Teatri del Sacro, festival biennale che prevede il debutto in anteprima nazionale di spettacoli incentrati sui temi del sacro e dell’inquietudine contemporanea. Quest’anno sono state coinvolte le città di Ascoli Piceno e di Milano. © RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: