martedì 24 giugno 2014
Vince 4-1 con il Camerun con due gol e una grande prova del suo numero 10. Sabato la sfida negli ottavi di finale con il Cile che ha battuto 3-1 la Croazia
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Il giudizio che sintetizza il concetto esce dalla bocca di Felipe Scolari, ct del Brasile e uomo sincero: «C'è poco da dire di più: dipendiamo da lui...». Lui, ovviamente è Neymar, protagonista annunciato di un Mondiale che ha subito fatto suo diventandone per ora il padrone assoluto. Dopo Messi, dunque Neymar. Il primo aveva risolto da solo, con una prodezza delle sue, di sinistro, il match dell'Argentina con l'Iran. Il secondo, idolo assoluto di duecento milioni di brasiliani, con due magie nello stadio di Brasilia che porta il nome di un altro campione, Garrincha, che era l'allegria del popolo, ha regalato ieri sera alla Selecao una larga vittoria (4-1) contro il Camerun.

“O Ney”, questo il soprannome che si è guadagnato per similitudine con l'immendo O'Rei (Pelè) , «è un talento unico nel calcio mondiale, e non riesco a vedere la nazionale brasiliana senza di lui», ha commentato Ronaldo dopo la partita, incoronando in modo definitivo il suo erede, che con la doppietta di ieri è arrivato a quota 35 reti in maglia giallo-oro, eguagliando a soli 22 anni il record di due fenomeni come Tostao e Ronaldinho.

A Brasilia Neymar ha fatto impazzire di gioia i suoi tifosi, deliziandoli anche con giocate d'autore, e soprattutto permettendo al Brasile di venire fuori da una situazione che nei primi 45' si era fatta complicata: ancora una volta la Selecao, in evidente crisi di gioco e troppo ansiosa, si era affidata alla creatività e alle iniziative del suo numero 10, come in occasione del secondo gol quando, ricevuta palla da Marcelo, si è accentrato in modo irresistibile e ha “fulminato” di destro il portiere avversario. In precedenza Neymar aveva segnato intervenendo di piatto destro su cross del bravo Luiz Gustavo, ma il Camerun, che giocava senza timori reverenziali e si faceva valere anche con qualche fallo di troppo (non sanzionato a dovere dall'arbitro), aveva pareggiato grazie alla proiezione offensiva di Matip, che lasciato solo in area, aveva battuto Julio Cesar.

Andata al riposo sul 2-1, la Selecao è nettamente migliorata nella ripresa, con l'ingresso di Fernandinho, che ha cambiato il centrocampo della squadra, al posto dello spento Paulinho. Al 49' ha ispirato la rete del 3-1, segnata da Fred (in fuorigioco non visto dall'arbitro), poi ha siglato di persiona il 4-1 conclusivo. Con questa vittoria il Brasile ha conquistato il primato del suo girone e sabato affronterà il Cile (che nel frattempo ha battuto con grande autorevolezza per 3-1 la Croazia) a Belo Horizonte, quella che Scolari considera sede ideale. Ma con un Neymar così sede e avversari cambiano poco la sostanza e il pronostico, ora più che mai orientato verso i padroni di casa.

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