venerdì 13 gennaio 2012
​Un clamoroso intrigo internazionale sul fronte acquisti-cessioni scalda la vigilia di Milan-Inter. Il brasiliano rifiuta il trasferimento a Parigi e Galliani, che a Londra aveva già in mano l’argentino, rinuncia all’acquisto. Torna in gioco l’Inter che aveva fatto l’offerta più alta (25 milioni).
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​Molte bugie, qualche bluff, parecchi scivoloni. C’è di tutto nell’intrigo internazionale che ieri per qualche ora ha portato Pato a vestire la maglia del Paris St.Germain e Tevez quella del Milan, con Moratti rassegnato perdente, salvo una clamorosa retromarcia successiva che ha rimesso le cose com’erano. Con il brasiliano cioè ancora in rossonero (ma per quanto?), l’argentino ribelle del Manchester City ancora sul mercato e l’Inter sempre alla finestra per vedere cosa succede.Siamo curiosi di saperlo anche noi. O meglio saremmo felici di sapere quali sono le regole di questo strano gioco miliardario fuori dal campo, che consente ad una persona seria e misurata come Leonardo di annunciare che «la trattativa per portare Pato a Parigi è ben avanzata» (ore 16.37 di ieri) mentre Pato stesso annunciava sul sito del Milan «Io da qui non mi muovo» (ore 16.38).Diasinformazione? Cambi di rotta? Chissà. Resta il fatto che Carlos Tevez, oggetto misterioso ma evidentemente desideratissimo, nell’arco di un paio d’ore ha registrato prima la rinuncia del presidente nerazzurro Massimo Moratti e poi quella dell’ad rossonero Adriano Galliani, quest’ultimo volato in Inghilterra proprio per accelerare la trattativa con una nuova proposta (prestito gratuito con obbligo di riscatto a 25 milioni più 3 di bonus).Tutto, infatti, lasciava credere che il Milan la stesse spuntando. Così deve essere sembrato anche a Moratti: «Tevez andrà al Milan? Penso di sì», era la resa a inizio pomeriggio del presidente dell’Inter. «È un peccato? È il calcio...», abbozza il patròn del club nerazzurro. Ma lo scenario cambia completamente nel giro di qualche ora. Addirittura, si rovescia.Pochi minuti e arriva l’annuncio: «Il Milan e il Psg hanno trovato l’accordo per Pato», si scatenano i media francesi. Secondo le indiscrezioni più o meno uniformi dei siti transalpini, Pato avrebbe dovuto firmare un contratto di tre (o quattro) anni e mezzo per uno stipendio di 7 milioni di euro a stagione. Al Milan sarebbero andati invece 28 milioni di euro più altri 7 di bonus. Pato perciò prepara le valigie? Macchè. Pato non si muove da Milano. Il club rossonero comunica ufficialmente che l’attaccante «ha deciso di proseguire con il Milan la sua giovane, splendida e vincente carriera».Il giocatore conferma in una dichiarazione sul sito ufficiale: «Il Milan è casa mia. Non volevo interrompere la mia carriera in rossonero dopo aver vinto i miei primi due trofei con questa maglia. Voglio contribuire a scrivere la storia del Milan e ai successi futuri di questa società con allegria e in perfetta armonia con tutto l’ambiente. Questa gioia mi darà la carica per affrontare le partite future con maggiore entusiasmo, voglia di vincere e fare gol. Oggi per me è un giorno speciale. Ringrazio il presidente Berlusconi, la società e tifosi che hanno sempre creduto in me».La dichiarazione d’amore di Pato sembra cogliere in contropiede anche il Milan. E Galliani è costretto a tornare dall’Inghilterra a mani vuote, ovvero senza l’accordo per l’“apache” Tevez. Evidentemente per problemi di abbondanza in attacco. E, a questo punto, di scarsezza di contanti che il Milan contava di recuperare dall’affare-Pato. Stop alla trattativa con il club inglese e tutto come prima. Ma con un Pato almeno all’apparenza più motivato nella settimana che precede il derby. Sempre che lo giochi.Resta da capire cosa farà l’Inter dopo la clamorosa uscita di scena dei “cugini”. Ora, infatti, la migliore offerta sul tavolo per Tevez è proprio quella dei nerazzurri: 25 milioni di euro con obbligo di riscatto. Il mercato, d’altronde, non è ancora chiuso. Lo stesso Paris Saint Germain - che ieri per 4 milioni di euro ha acquistato il brasiliano del Barcellona ed ex interista, Maxwell - torna prepotentemente in corsa per Tevez. Un intrigo strano, ma alla fine più stucchevole di una telenovela.
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