mercoledì 5 febbraio 2014
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Se una che ha fiuto come Cate­rina Caselli ha deciso di rilan­ciare un talento di lungo corso, ma sottovalutato, come Ric­cardo Sinigallia, autore dei più gran­di successi dei Tiromancino (La de­scrizione  di un attimo, Due destini), un motivo ci sarà. La signora della musica italiana, infatti, ha deciso di investire tempo e denaro con la sua Sugar non su un giovane da plasma­re (come ha fatto con Bocelli, Negra­maro, Elisa fino a Raphael Gualazzi, l’altro artista che porterà in gara al prossimo Sanremo) bensì su un can­tautore e musicista romano di 43 an­ni, timido e apprezzato nell’ambien­te.Dal 18 febbraio Sinigallia se la ve­drà in gara con gli altri Big di Sanre­mo per lanciare il suo album Per tut­ti, che prende titolo da un brano do­ve accusa la dittatura del mercato di­scografico. «È da 8 anni che non inci­do un disco mio anche se ho lavora­to per altri artisti da Frankie Hi-Nrg a Max Gazzé e Niccolò Fabi» spiega rac­contando l’amarezza per «il lungo pe­riodo di buio attraversato, in cui mi domandavo se il treno giusto sareb­be mai passato. Uno dei problemi di noi cantanti è che magari fai dei di­schi o scrivi delle canzoni in cui met­ti tutto te stesso, che piacciono nel gi­ro di amici e appassionati, ma poi fi­nisce lì». Internet? «Non aiuta, le clas­sifiche sono dominate anche lì dalle solite multinazionali discografiche». Per fortuna, stavolta, i suoi brani so­no piaciuti prima al discografico Fi­lippo Sugar e poi a mamma Caterina che vedendovi «sincerità e qualità» li ha proposti a Fazio che li ha ammes­si al Festival. Sinigallia, che non fini­sce di ringraziare la sua ri-scopritri­ce, racconta che in tutto l’album c’è un desiderio di positività e aria nuo­va, come nei due brani in gara. «So­no due scatti fotografici di vita reale. Prima di andare via è il saluto tra due persone, legate da un rapporto sen­timentale, che affrontano la difficile giornata in una metropoli italiana di oggi con uno sguardo fiducioso ver­so il futuro – spiega il cantante –. In Una rigenerazione  dico che è venuto il momento di aprire le finestre e fa­re entrare il sole, è l’ora di cercare di fare qualcosa per cambiare noi stes­si e, di conseguenza, il mondo che ci circonda». Un consiglio che dà ai gio­vani che vogliano intraprendere la strada della musica è quello di «sca­vare e scovare il proprio talento e cer­care di coltivarlo con grande cura e attenzione, evitando di farsi incanta­re dalle sirene, dalle derive del mer­cato. Quando si trova se stessi e il co­raggio di esprimere i propri senti­menti con sincerità, quello è il primo grande successo».
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