sabato 25 ottobre 2008
Al via «I passi del silenzio», in onda il sabato in prima serata sulla televisione dei cattolici italiani. I religiosi, seguiti nella loro vita quotidiana di preghiera e lavoro, raccontano le loro storie semplici e speciali.
COMMENTA E CONDIVIDI
È l'alba, un monaco cistercense indossa nella penombra la sua candida tonaca, in silenzio raggiunge i confratelli. La telecamera si sofferma discreta e partecipe sui volti dei religiosi in adorazione sino a che il silenzio non si schiude nei suadenti cori del Mattutino. Lo spettatore resta contagiato da tanta serenità sin dalle prime, accattivanti immagini della nuova serie prodotta da Sat2000, I passi del silenzio, che svela la vita e i pensieri di monaci e monache di cinque monasteri di clausura italiani mai aperti alle troupe televisive. Questi inediti film-documentari, nati da un'idea di Dino Boffo, direttore della tv dei cattolici italiani e di Avvenire, e realizzati dalla Wilder, saranno in onda a partire da oggi, ogni sabato in prima serata su Sat2000, e in replica la domenica alle 12.20. Si tratta di un viaggio alla radice della spiritualità, uno sguardo su vite semplici e assolute, indagate con curiosità e rispetto. A contenuti così "alti" corrisponde una grande qualità delle immagini e della costruzione del racconto, affidata a ottimi professionisti della tv. Gli autori sono infatti Marina Pizzi, direttrice artistica di Sat2000, e Ivano Balduini, che ha firmato il Festival di Sanremo, la Bibbia tv e Domenica In, l'attenta regia è di Alessandro di Gregorio mentre il maestro Leonardo De Amicis ha composto appositamente musiche che accompagnano con discrezione le immagini. A leggere brani del Vangelo, dei Salmi e di vari autori e mistici cristiani, sono infine due tra i più richiesti doppiatori italiani, Selvaggia Quattrini e Cristian Iansante. Lo spunto arriva dal film documentario tedesco Il grande silenzio, regia di Philip Gröning, che ha avuto uno strepitoso successo nei cinema, ma con una differenza sostanziale. «Lo sguardo di quel film era antropologico, un po' algido e distante " dicono gli autori " noi invece intendiamo emozionare attraverso le immagini, far capire quanto conta anche per noi, travolti da una vita frenetica, la ricerca dell'essenziale di queste persone». Verrà quindi indagata la quotidianità di uomini e donne le cui giornate sono scandite dalla preghiera e dai gesti profondi della liturgia. Oggi la prima puntata mostra in 60 minuti il monastero cistercense «Dominus Tecum» di Pra'd Mill, sulle montagne intorno a Cuneo. Oltre alla testimonianza del priore fratel Cesare Falletti, si ascolteranno le parole dei confratelli che raccontano la loro scelta di vita, seguiti mentre sostano in preghiera e mentre lavorano (c'è chi cucina, chi taglia la legna nei boschi, chi dipinge). Seguiranno l'abbazia Mater Ecclesiae, sull'Isola di San Giulio sul Lago d'Orta (Novara), con la testimonianza della badessa Madre Anna Maria Canopi, e l'eremo di Santa Maria degli Angeli, a Mosciano (Firenze) con la testimonianza di padre Paolo Giannoni. La quarta puntata andrà dai monaci trappisti dell'Abbazia Nostra Signora del Santissimo Sacramento di Frattocchie (Roma) (parla tra gli altri del Priore Padre Giuseppe Resmini) e si concluderà a Macerata nel Monastero Domenicano Corpus Domini, con la voce tra le altre di madre Maria Paola Toscano. «Per me è stata l'esperienza più bella e importante di tutta la mia carriera " racconta l'autrice Marina Pizzi ". Le testimonianze di queste persone eccezionali sono così forti nella loro semplicità da cambiare le nostre prospettive. Con la nostra fretta noi "assediamo" questi luoghi dove il contatto con il silenzio e la tranquillità avvicinano a Dio. E la gente vi si reca sempre più spesso per trovare delle risposte: sul lago d'Orta si contano sbarchi continui, l'eremita di Firenze accoglie continuamente persone bisognose di una guida, a Pra d' Mill c'è una foresteria sempre piena». Fra gli incontri più toccanti la Pizzi conta quello con Paolo Paolino Beltrame, di 100 anni, figlio dei due primi coniugi santificati dalla Chiesa, nel monastero di Frattocchie, vicino a Fiumicino. «Ma ci sono anche professionisti, psicologi, scrittori, come madre Canopi, che si sono chiusi in convento " spiega l'altro autore Ivano Balduini ". Un ingegnere aerospaziale ci ha raccontato: "Per il mondo sono un fallito, io invece solo ora mi sento libero". In clausura non ci sono persone deboli e o che si nascondono, ma persone fortemente motivate che hanno molto da insegnare a tutti noi. E noi abbiamo cercato di raccontarle in un modo affascinante anche dal punto di vista televisivo, ma sempre rispettoso e non invadente».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: