mercoledì 19 febbraio 2014
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Il direttore di Rai1 è simpatico, intelligente e furbo. Così furbo da ribaltare il calo di 2 milioni di spettatori. «C’è un dato oggettivo: c’è meno gente che guarda la tv». Giusto. Ma fa effetto sentirgli poi dire: «Sono molto contento, quello registrato è uno dei migliori ascolti di sempre. Poi qualcuno dirà che sono in calo, che sono meno dell'anno scorso. Ma quando si raggiunge 46% non si può non essere soddisfatti». Insomma, come i politici dopo le elezioni nessuno a Sanremo ha perso. Fazio spiega così il calo: «I 20 minuti iniziali con la protesta dei lavoratori ci hanno penalizzato negli ascolti. Da quell’istante è partito tutto: la gara, la consequenzialità delle canzoni… (“L’embolo” spara Luciana Littizzetto)».La ricostruzione della protestaDistribuiti complimenti a tutti (Ligabue, Cat Stevens, Laetitia Casta e Luciana Littizzetto) si torna alla realtà: come hanno fatto gli operai ad arrivare lì? Leone spiega. «Le informazioni che ho provengono dalla questura. Erano tre uomini e una donna. In galleria la donna ha simulato un malore distraendo la sicurezza e le altre persone sono andate dove avete visto. Il gruppo è stato denunciato direttamente dalla Questura per violenza privata per avere costretto con le minacce a leggere una lettera. I loro nomi sono Antonio Sollazzo, Salvatore Ferrigno, Marino Marsicano. Della donna abbiamo solo il cognome: Pascale (la Littizzetto spara: “Francesca?”)». Leone serio, riprende. «Coloro che hanno protestato sono stati dipendenti del consorzio unico del bacino di Napoli che si occupa della raccolta rifiuti, sono da 18 mesi senza stipendio, alcuni hanno avuto qualche precedente penale per essersi distinti anche in passato per gesti simili. Alcuni di loro hanno bloccato degli autobus in una via a Napoli, minacciando di darsi fuoco”. Il rapporto continua. «Sono arrivati ieri mattina in automobile e hanno dichiarato di avere acquistato due biglietti al botteghino per 100 euro l’uno e altri due biglietti al bagarinaggio perché al botteghino se ne possono comprare solo due».Nessuna ospitata tv per i contestatoriPausa. Domanda: è vero che oggi quei lavoratori saranno ospiti della Vita in diretta? Leone: «Assolutamente no. Chi si espone a fare una protesta, non sta a me dire se legittima, non può avere altro proscenio mediatico, anche perché si potrebbe creare un effetto emulazione pericoloso. Ho detto a tuti i programmi di vietare loro interviste e ospitate altrimenti la cosa da dramma diventerebbe farsa». La polizia ha emesso un foglio di via obbligatorio per tre anni da Sanremo per i quattro precari campani denunciati dopo il blitz di ieri sera al Festival. I quattro sono stati trattenuti in commissariato fino alle 14.30. «Ci avete fatto solo danni», hanno detto ai giornalisti lasciando il commissariato.E se fossero stati dei terroristi?, chiede una giornalista di una radio siciliana. Leone: «Sono i rischi di un programma fatto non in uno studio». Fazio: «Non sono d’accordo. Come negli stadi i biglietti dovrebbero essere nominali». Littizzetto: «C'è tanta rabbia in giro, difficile fare spettacolo»Luciana Littizzetto si fa seria. «Oggi è molto più difficile fare qualcosa di leggero, con l’aria pesante e triste che c’è in giro». Fazio: «Abbiamo scelto come tema la bellezza come antidoto alla rabbia e alla crisi che c’è. Stamattina anche mio figlio di 9 anni mi ha detto: papà, sono stato in ansia per quei due signori. C’è un clima ansiogeno».Il siparietto Fazio-GrilloDomanda: cosa vi siete detti con Grillo durante lo spettacolo? Fazio. «Durante un break pubblicitario Beppe mi ha detto ridendo una cosa del tipo: “Vedrai cosa ti faccio?”. E io di rimando: cosa vuoi fare, dopo quello che hanno fatto quegli operai ti hanno superato. E poi se fai una protesta in diretta diventiamo come Ballarò».Fazio fa il filofoso: «Troppe parole pesanti in giro»Fazio torna filosofo e dice la sua sul linguaggio pesante che anche Grillo ha portato nell’attualità. «Da cittadino credo che stiamo con una disinvoltura assoluta adoperando le parole non tenendo conto dell’effetto che producono. Si dimentica che le parole hanno un peso. Ormai diventa complicato pensare che ci siano delle persone perbene. Una volta Biagi mi disse: le parole possono fare molto male, ricordatelo. Io penso che abbiamo scarsamente il diritto di entrare nella vita delle persone per fare male».Televoto, sorpresa: i giornalisti votano come la gente a casaSi parla di canzoni. Anzi, di televoto. Chiede un giornalista, dimenticando che per la Rai è anche un business: è proprio necessario il televoto nella prima serata? Pagnoncelli regala a tutti un brivido. «Il giudizio dei giornalisti e del televoto ha coinciso per 5 cantanti su 7, unica diversità per Raphael Gualazzi e De Andrè».La domanda più assurdaChiusura in leggerezza. La domanda più assurda del giorno. «Luciana perché non fai vedere più spesso il tuo fondoschiena?».La risposta più stranaQuesta invece è la risposta più strana. Un giornalista rivolge una domanda al direttore Leone, dandogli del lei. E lui, di rimando: «Dammi del tu, siamo compagni di tweet». Evviva il Sanremo social.
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