lunedì 1 febbraio 2021
In una nota diffusa da viale Mazzini si legge che: «L'Azienda presenterà al Cts il protocollo organizzativo-sanitario che non prevede la presenza del pubblico al Teatro Ariston»
Ora lo dice anche la Rai: niente pubblico all'Ariston

Archivio Ansa

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Sanremo sì, Sanremo no, Sanremo boh. Il Festival della canzone italiana resta ancora appeso a un filo, ma una cosa sembra ormai certa, se saranno confermate le date del 2-6 marzo: si terrà in un Ariston vuoto. Senza pubblico. Senza i discussi figuranti. Dopo le posizioni nette dei giorni scorsi dei ministri Franceschini e Speranza, ora è la Rai a ribadirlo nel protocollo di sicurezza che invierà domani al Comitato tecnico scientifico e stilato oggi al termine di una riunione con il direttore artistico, Amadeus - che invece fino all’ultimo, mettendo sul tavolo anche le dimissioni, si era battuto per una soluzione diversa. L'idea di Viale Mazzini è di prevedere una edizione «senza pubblico all’Ariston, senza eventi esterni e senza programmi televisivi collegati» che invece negli ultimi anni hanno animato la rassegna canora. La 71esima edizione del Festival di Sanremo si concentrerà «esclusivamente sull’evento serale al Teatro Ariston», dando indicazioni al direttore artistico per lavorare su «idee creative compatibili con questa impostazione». Così la Rai «intende produrre il massimo sforzo per realizzare un Festival in sicurezza e portare lo show ai suoi telespettatori nel rispetto del mondo della musica e della storia del Festival». Vedremo quali valutazioni farà il Cts.

Intanto, nel weekend non sono mancate polemiche ad alimentare il dibattito, da chi proponeva lo slittamento e addirittura lo spostamento in un’altra città al caso Fedez, poi rientrato. Il cantante, in gara in coppia con Francesca Michielin, sabato aveva postato (ma subito rimosso) su Instagram, un frammento della canzone Chiamami per nome, violando di fatto il regolamento che prevede che i brani non possano essere resi pubblici prima di salire sul palco dell’Ariston. L’artista era a rischio esclusione, ma la direzione artistica, dopo un giorno di riflessione, ha poi comunicato che «la durata dell’interpretazione nel video - postato e successivamente cancellato dall’artista - risulta essere estremamente ridotta e tale da non svelare di per sè il brano, che non può considerarsi diffuso e che mantiene quindi la caratteristica di novità richiesta dal regolamento della manifestazione». Da qui la decisione dell’organizzazione del Festival e della direzione artistica di Sanremo 2021, che, «pur esprimendo serio biasimo per l’accaduto, non ritengono di dover prendere alcun provvedimento in merito».

Ora l’attenzione torna sulla fattibilità e le date. Se mantenere lo slot e tutta l’organizzazione già avviata o rinviare di qualche settimane sperando che la situazione epidemiologica volga al meglio. Il rischio di uno stop al festival agita da giorni anche il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, che ha evocato senza mezzi termini anche lo spettro del «default». Accogliendo con favore la decisione della Rai sui figuranti, non rinuncia alla sua proposta: «In sala all’Ariston nelle serate del Festival solo sanitari vaccinati, medici, infermieri, volontari delle ambulanze, operatori socio sanitari. Un modo per ringraziare chi in questi undici mesi ha dato il massimo nella lotta al coronavirus e un efficace messaggio verso quella vaccinazione di massa che ci porterà fuori da questo incubo». Non resta che aspettare di conoscere il parere del Cts e i protocolli sanitari validati, anche per gli spazi esterni all’Ariston. Non ci sarà il palco di piazza Colombo, il bagno di folla. Ma Sanremo è pur sempre Sanremo.

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