martedì 18 dicembre 2018
L'1 gennaio in prima serata la nuova edizione di “Danza con me". Il ballerino giocherà con Pif, Luca e Paolo, Fabio De Luigi e Cesare Cremonini e tornerà a fare coppia con Alessandra Ferri.
Roberto Bolle questa mattina a Milano ha presentato "Danza con me" di Rai 1

Roberto Bolle questa mattina a Milano ha presentato "Danza con me" di Rai 1

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«Il miglior tipo di servizio pubblico possibile: portare la danza in prima serata, per me una grande soddisfazione, c’è tanto impegno e voglia di superare i propri limiti». Roberto Bolle, étoile della Scala, torna per la terza volta ad augurare buon anno ai telespettatori di Rai1 con una serata evento in onda il primo gennaio 2019, alle 21,25. Dopo il successo di ascolti degli scorso anni, arriva arricchita di contenuti, la nuova edizione di Danza con me, lo show di Roberto Bolle che ha vinto il premio Rose d’Or, come miglior format di intrattenimento europeo. Il ballerino ha presentato oggi a Milano l’evento, prodotto da Rai 1 con Ballandi multimedia e Artedanza show, che ha come scopo «quello i portare la danza al più ampio pubblico possibile. Questa è diventata la mia missione» aggiunge.

A tenere insieme a lui le fila dello spettacolo, «un vero unicum a livello mondiale» aggiunge orgoglioso Bolle, Pif, affiancato da Valeria Solarino, che sottolineerà la parte ironica del programma. Quest’anno, infatti, promette Bolle, «alzeremo ulteriormente l’asticella della qualità: io mi metterò ancora più in gioco, con sketch comici e un monologo finale; ci saranno scene di massa ancora più imponenti con le 70 giovani allieve dell’Accademia della Scala; e ci sarà ancore maggiore qualità negli ospiti». Si daranno ancora più peso ai testi, curati da Stefano Massini, per quello che si delinea sempre più come l’ultimo, grande varietà rimasto nella tv di oggi. Un programma, come si è visto dalle prime immagini, vede alternarsi il calore di un teatro tradizionale all’italiana con la modernità dell’immenso studio da 1200 metri quadrati creato negli spazi ex fieristici del Portello di Milano, con un palco principale di 300 metri quadrati. Sul quale si metteranno in gioco, cantando, ballando, recitando sketch o brevi introduzioni ai balletti Cesare Cremonini, Stefano Accorsi, Fabio De Luigi, Ilenia Pastorelli, i Quattro Moschettieri (e qui c’è proprio aria da Studio Uno) Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Sergio Rubini e Rocco Papaleo. Mentre Luca e Paolo interpreteranno un pezzo dolente dedicato al Ponte Morandi di Genova, che si ispirerà, paragonando l’archetto del violino agli archi del ponte, alla mostra "Paganini rockstar" ora al Palazzo Ducale, sulle cui note danzerà Bolle.

«Attraverso l’ironia e la leggerezza cercheremo di veicolare riflessioni e pensieri più profondi» aggiunge il danzatore che si lancia in prima persona nei più vari generi dal musical (ballerà con lui pure il cantante Cremonini) alla danza classica, da quella contemporanea fino alla street dance, lo swing e il tango. Insieme a Bolle danzerà per la prima volta in tv Alessandra Ferri, 55 anni, prima ballerina alla Scala negli anni ’90 e 2000. Tra le altre sue partner Polina Semionova, prima ballerina del Teatro di Berlino, Melissa Hamilton, prima solista del Royal Ballet di Londra e le étoile della Scala Nicoletta Manni e Virna Toppi. Gli artisti si misurano con i grandi nomi della coreografia contemporanea come John Neumeier, Christopher Wheeldon, Wayne Mc Gregor, Christian Spuck e Mauro Bigonzetti. Lascerà a bocca aperta l’inedito passo a due tra Bolle e un braccio meccanico di oltre una tonnellata e mezzo di peso, che fra poesia e tecnologia sulle note de La cura di Battiato indagherà sul rapporto tra uomo e macchina. «La qualità alla fine paga», conclude soddisfatto Bolle che dal 27 al 31 dicembre su Rai1, dopo il tg serale, proporrà alcune pillole di Danza con me. Ma non finisce qui. «Rifaremo OnDance a Milano, e stavolta sarà a maggio» annuncia l’étoile che tornerà a ballare per le vie di Milano con la grande festa della danza che l’anno scorso ha avuto un successo straordinario. Altri programmi tv in vista? «Beh, Sanremo. Ah forse non lo dovevo dire» si lascia sfuggire ridendo. Intanto, come dice lui, «un cambiamento culturale» nei confronti di quella che troppo spesso nel nostro Paese è considerata la Cenerentola delle arti, è avviato.

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