Anche se manca ancora l'esame del Dna, gli esperti non hanno più dubbi: dopo 400 anni sono stati ritrovati a Madrid le ossa di Miguel de Cervantes, l'autore del Don Chisciotte. Il corpo non aveva mai lasciato il convento delle Trinitarie Scalze a Madrid e per
tanto è "possibile" che tra i resti recuperati "si trovino alcuni
frammenti" del grande scrittore spagnolo. Lo ha
aannunciato l'antropologo forense Francisco
Etxebarria, direttore dell'equipe di ricercatori che per un anno ha
indagato nell'ampio complesso conventuale delle Trinitarie.
Etxebarria si è mostrato comunque cauto, precisando che non si tratta
di una conclusione scientifica, visto che si è in assenza dei
risultati degli esami del Dna. "Non possiamo risolvere il caso con
certezza assoluta e quindi noi siamo prudenti. Ma l'analisi dei
frammenti ossei raccolti e degli altri elementi emersi durante gli
scavi ci fa ritenere - ha sostenuto l'antropologo - che tra reperti
scoperti nella cripta della chiesa ci siano anche le spoglie
appartenute a Miguel de Cervantes".
"Sono molte le coincidenze", ha aggiunto Etxebarria, citando fonti
letterarie, storiche e antropologiche per avvalorare l'ipotesi
dell'attribuzione dei frammenti rinvenuti all'autore di "Don
Chisciotte", parlando durante la conferenza stampa nella sede del
Comune di Madrid (che ha finanziato le ricerche) per quello che la
stampa spagnola ha definito "lo storico annuncio". Con Etxebarria
hanno illustrato i risultati della ricerca l'archeologa Almudena
Garcia Rubio, lo storico Francisco Josè Marin Perello e il
genealogista Fernando de Prado.
I ricercatori ritengono di aver trovato insieme alle
ossa di Cervantes anche i resti di sua moglie Catalina de Salazar. Tra
le ossa attribuite a Cervantes spicca un ampio frammento della
mandibola e frammenti degli arti, rinvenuti all'interno di una
fatiscente bara in legno portata alla luce nel gennaio scorso, nella
prima delle 33 nicchie indagate nella cripta nel sottosuolo della
chiesa conventuale. Ciò che ha maggiormente impressionato
favorevolmente l'equipe di archeologi e antropologi impegnati nella
ricerca è stata la scoperta su un asse di legno dello stesso feretro
della scritta "M.C.", le iniziali dello scrittore, realizzata con
chiodi in ferro.
Le ossa rinvenute nella bara in legno che reca la sorprendente sigla
"M.C." sono state studiate dal punto di vista scientifico, con esami
antropologici, chimici e biologici. L'identificazione delle ossa è
stata fatta anche sulla base di una serie di indizi noti
del corpo di Cervantes, come riferiscono le cronache, che aveva un
naso aquilino, la gobba, una ferita alla mano sinistra e una bocca
quasi senza denti.