venerdì 4 gennaio 2013
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   ​Ben 87 attori, 250 costumi, musiche, balli e una drammaturgia scritta da una maestra delle fiction Rai. I ragazzi di Nomadelfia per raccontarsi sul palco fanno le cose in grande. Il pomeriggio del 13 gennaio, al Teatro Moderno di Grosseto, debutta la commedia musicale I ragazzi di don Zeno, prodotta dalla comunità di Nomadelfia e recitata dagli stessi giovani che vi sono ospitati. Autrice ne è Franca De Angelis, la stessa sceneggiatrice della fiction di Raiuno con Giulio Scarpati L’uomo di Nomadelfia del 2008. «Quando ho scritto la fiction, non conoscevo questa realtà, ma mi sono basata sugli scritti di don Zeno Saltini, un personaggio eccezionale che ha fatto innamorare tutti gli altri coautori del lavoro tv» racconta la De Angelis che al suo attivo vanta molte serie ( Un medico in famiuglia, Maria José, Le cinque giornate di Milano) e che presto scriverà una fiction sulla mafia . «L’ultima settimana di riprese è stata effettuata a Nomadelfia – ricorda la sceneggiatrice – e lì ho scoperto il messaggio di don Zeno, incarnato nelle persone che ancora vivono i suoi principi di fratellanza nel nome del Vangelo. È stata un’esperienza meravigliosa che mi ha portato a tornare». E Franca, quindi, ha cominciato a frequentare la realtà fondata dal sacerdote emiliano nel 1948 divenendone un’amica. Due anni fa, la proposta da parte dei responsabili della comunità toscana di scrivere una commedia musicale. «I ragazzi di don Zeno è il mio primo lavoro teatrale, è costato due anni di lavoro, ma ne valeva la pena» spiega lei raccontando come quello che si vedrà in scena è il frutto di un anno di laboratorio di recitazione con un centinaio di ragazzi, dalla quinta elementare ai primi anni dell’università. «Sono loro a salire ora sul palcoscenico per raccontare, in prima persona, le storie dei tanti bambini e famiglie che qui sono state accolte sino ad oggi. Tutto si basa su documentazioni autentiche e su storie vissute» aggiunge. Don Zeno verrà interpretato da 5 diversi giovani attori che rappresenteranno varie fasi della sua vita: il giovane idealista, il sacerdote paterno che accoglie i ragazzi in difficoltà, l’utopista in lotta contro tutti, il don Zeno crepuscolare e, infine, lo Zeno bambino perché «nel raccontare la sua morte apriamo alla speranza della rinascita». Il tutto è accompagnato da balli coreografati da Puierluigi Grison e Sara Lewis, mentre le musiche originali sono composte in primis da Bruno Baldassarre, insieme a, fra gli altri Roberto Manuzzi che è il batterista di Francesco Guccini. La regista Anna Cianca, si è formata come attrice alla scuola di Gigi Proietti con cui ha lavorato a lungo, così come col grande Mario Sciacca. «Questi ragazzi sono una forza – spiega –. Un entusiasmo così, su un palcoscenico, quando mi ricapita? Io sono laica, ma questo è uno spettacolo che parla anche ai non credenti con grande semplicità».Soddisfatto del lavoro è il presidente di Nomadelfia Francesco Materazzo. «Questo spettacolo racconta sprazzi della nostra storia ponendo una domanda oggi urgente: come è possibile un mondo diverso? E cosa dobbiamo fare per cambiare la società? – spiega –. Se vogliamo un mondo diverso, dobbiamo cominciare a viverlo. Noi tentiamo di farlo attraverso la legge fondamentale della fraternità». Il musical, ha comunque, anche un valore educativo perché «aiuta sia il pubblico, sia gli stessi ragazzi a capire meglio cos’è Nomadelfia». Della serata di Grosseto verrà registrato un dvd presto in distribuzione, mentre lo show è pronto per altre città italiane.
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