sabato 23 gennaio 2021
Nuovo palinsesto per l’emittente Cei che sbarca nel Dab. Tra le novità “Il tempo di una telefonata” della Saluzzi e “Italiani contro le mafie” di Borrometi. Il direttore Morgante: «Nuovo slancio»
Radio, con la svolta digitale un mondo sempre più InBlu
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Una telefonata forse non allunga la vita, come affermava il claim di uno spot d’altri tempi, ma può senz’altro renderla migliore, più calda e intima. Soprattutto oggi in questo tempo sospeso, dalle relazioni fragili. «È più comodo lasciare un messaggio vocale o scambiarsi messaggini, fotine e faccine. Ma telefonare, sentire un’amica, il suo tono, la sua voce è un’altra cosa. C’era una volta quel meraviglioso rito quotidiano della telefonata... Stare lì a chiacchierare... Ecco, anche in radio vogliamo recuperare lo spirito di quel rito». Si intitola Il tempo di una telefonata il programma che Paola Saluzzi conduce su radio InBlu2000 (da lunedì a venerdì, dalle 18.20 alle 18.40) nel nuovo palinsesto presentato dall’emittente della Cei, diventata anche digitale, con il passaggio al Digital Audio Broadcasting, il Dab, rilanciando la sua presenza nel mux EuroDab e ricevibile in tutta Italia con una programmazione h24, con un sito e un’app dedicate. « Il tempo di una telefonata vi farà conoscere amici e storie che non si possono ignorare. Ogni giorno grazie alla radio abbatteremo le barriere per unirci in incontri e abbracci virtuali». Saluzzi – che continua il suo racconto quotidiano in tv nel salotto de L’ora solare (alle ore 14), sempre con belle storie del quotidiano – crede fortemente nel «valore della parola in questo periodo che viviamo più a casa, più fermi, e si spera più riflessivi; dove ci si rapporta in modo diverso con il tempo; che ci fa scoprire i nostri vicini di casa, la bellezza del dono. E forse abbiamo voglia di riprendere il telefono e parlarci». In venti minuti, fra parole e musica, scorre una piacevole telefonata a microfono aperto, con personaggi famosi e non, della quotidianità, imprenditori speciali, protagonisti di esperienze interessanti e coinvolgenti.

Per la conduttrice Paola Saluzzi ogni giorno c'è 'Il tempo di una telefonata'

Per la conduttrice Paola Saluzzi ogni giorno c'è "Il tempo di una telefonata" - Stefania Casellato

È invece settimanale (il sabato dalle 13.10 alle 13.25) l’appuntamento con Italiani contro le mafie di Paolo Borrometi: il racconto di protagonisti delle scuole, associazioni e realtà locali che a fianco di magistrati, esperti e forze dell’ordine mettono in campo iniziative di contrasto alle mafie e di educazione per un impegno civico a favore della legalità. Nel primo appuntamento, la settimana scorsa, era ospite il consigliere del Csm ed ex direttore generale dal Dap, Sebastiano Ardita,che si era soffermato sulla situazione della pandemia in carcere spingendo per la «vaccinazione dietro le sbarre: è una priorità». Oggi toccherà a Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato Antonino assassinato dalla ’ndrangheta il 9 agosto 1991, nel giorno del compleanno del padre. «Un ricordo, ma anche le tracce di una eredità. Affronteremo ogni settimana storie positive di riscatto, di beni confiscati che trovano un riutilizzo sociale, il ricordo di vittime innocenti e dimenticate, di quel lungo elenco che ogni anno il 21 marzo leggiamo nella giornata dedicata, senza pensare quanta sofferenza ci sia ancora nelle famiglie, in chi ha seguito le loro orme, l’attesa di verità e giustizia», dice il giornalista siciliano, vicedirettore dell’Agi, impegnato nella lotta alle mafie. Un impegno che non può che cominciare dai più giovani, che non hanno assistito a fenomeni eclatanti come furono le stragi del 1992-93. «Per questo è fondamentale il ricordo, la memoria. Oltre a raccontare le nuove mafie, più legate ad attività fi- nanziarie e dei colletti bianchi».

Fra gli altri programmi, oltre alle strisce di informazione di InBlu2000 News, ecco Chiesa e Comunità a cura di Alessandra Giacomucci, il volto di una Chiesa in uscita, con una particolare attenzione alla vita delle diocesi italiane, delle associazioni, dei movimenti del nostro Paese; Il territorio parla a cura di Federica Margaritora, in collegamento con le redazioni locali; Al vostro servizio con Giuseppe Caporaso, uno sportello radiofonico di servizio a disposizione dei consumatori; Notte stellata, un viaggio tra i capolavori dell’arte con Ida Guglielmotti. C’è poi il mondo della sostenibilità e delle buone pratiche con Cosa c’è di buono di Lucia Schillaci, o le pillole di Economia del responsabile delle pagine economiche di Avvenire, Marco Girardo; il Buongiorno di in Blu2000 con Chiara Placenti e, il sabato, Ugo Scali, oltre alla Biblioteca dei ragazzi con i suggerimenti di lettura per i più piccoli di Daniela Lami. Senza dimenticare tante voci, che dialogano con il palinsesto di Tv2000 come Soul di Monica Mondo, Effetto Notte di Fabio Falzone e Retroscena di Michele Sciancalepore. «Il passaggio al Dab della nostra radio – afferma l’amministratore delegato di Tv2000 e radio In-Blu2000, Massimo Porfiri – è una novità assoluta che ci riempie d’orgoglio. L’innovazione tecnologica, l’alta professionalità e la precisa identità editoriale, che mette al centro la persona, sono le nostre fondamenta e i nostri princìpi cardine. Continueremo a lavorare nella consapevolezza di avere intrapreso, ormai da anni, un percorso virtuoso che continueremo a portare avanti sempre in maggiore sinergia con tutti gli altri media che fanno capo alla Cei».

Il direttore di radio InBlu2000 e di Tv2000, Vincenzo Morgante

Il direttore di radio InBlu2000 e di Tv2000, Vincenzo Morgante - Stefania Casellato

Una sfida e un passo importante anche rispetto al momento che viviamo. «In un periodo in cui tutto è fermo a causa della pandemia – sottolinea infatti il direttore di Tv2000 e radio InBlu2000, Vincenzo Morgante – vogliamo dare un segnale di speranza e fiducia in un mezzo che nei prossimi anni sarà centrale nella vita quotidiana di ciascuno di noi. Con il digitale, infatti, la radio acquista un nuovo slancio impensabile fino a pochi anni fa. Abbiamo pensato a una programmazione h24 sempre nell’ottica di voler dare un buon servizio pubblico a chi ci ascolta ogni giorno». Dalle testimonianze degli italiani contro le mafie alle storie al telefono. Quelle che ci allungano la vita.

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