giovedì 24 marzo 2016
COMMENTA E CONDIVIDI
DI GIULJ PICCIOLO Paura, gioia, incredulità e forse anche un pizzico di imbarazzo. Sentimenti contrastanti che trasparivano dai volti delle giovani atlete dell’Oratorio San Crescentino di Urbino (foto a fianco) che, domenica 20 marzo, hanno alzato la “mini Coppa Italia” all’interno del Pala De Andrè di Ravenna, poco prima delle finali di Coppa Italia di Serie A Femminile e festeggiato così la vittoria alla seconda edizione della Volley Tim Cup, torneo pallavolistico fra oratori, promosso da Tim, Centro Sportivo Italiano e Lega Pallavolo Serie A Femminile. Resta, infatti, nelle Marche il titolo nazionale, aggiudicato lo scorso anno dall’Oratorio San Pio X di Fano, e trasferito domenica ad Urbino, all’Oratorio San Crescentino, dopo un avvincente (forse più delle gare di A1 e A2 finite con vittorie schiaccianti della Foppapedretti Bergamo e della Volley 2002 Forlì) match disputato con le pallavoliste under 16 campane della Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Cava de’Tirreni. Come sottolinea l’allenatore di Urbino, Roberto Leuzzi che, con molto orgoglio, racconta di un «torneo difficilissimo, con squadre fisicamente più dotate… ma la nostra forza è proprio quella del gruppo, che alleno da 7 anni e che dopo recenti delusioni, come la sconfitta in finale provinciale, ha subito saputo tirare fuori il carattere e lo spirito di squadra per emergere sia nelle gare di qualificazione che nell’emozionante finale». Emozione che si vede bene negli occhi del capitano, la marchigiana Martina Saponara, numero 3 centrale, che stringe forte la “sua” coppa e dedica al mister la vittoria: «Siamo contente come non mai, aver giocato dentro questo palazzetto, sullo stesso parquet dove giocano i miei miti della pallavolo, è una sensazione indescrivibile… abbiamo realizzato un sogno!». Lo stesso sogno di cui parla anche Luciano De Santis, presidente del Csi Aversa e accompagnatore della squadra campana: «La cosa bella, al di là della sconfitta del mio gruppo, è quella di vedere le nostre giovani atlete poter realizzare il loro sogno, potendo stare così vicino alle grandi che ammirano da lontano tutte le settimane». Tre set combattuti fino alla fine, a suon di ace, muri e qualche schiacciata davvero forte, con una crescita continua di Urbino che, perso il primo set 17–15 un po’ forse per paura, ha trovato la grinta necessaria per difendere e contrattaccare, chiudendo 15–11 e 15–7 gli altri due set ed esplodendo di gioia, dopo il fischio finale del primo arbitro Daniele Boni di Reggio Emilia. Un sogno che, in qualche modo, è diventato realtà anche per tutte le altre dieci squadre partecipanti impegnate lo scorso weekend nella finale nazionale della Volley Tim Cup, presenti anche loro al Pala De Andrè per ricevere dalle mani dei dirigenti Csi, Tim e Lega Volley le medaglie e le targhe e poter dire “c’ero anche io sul campo rosa e viola della finale di Coppa Italia femminile 2016”. La seconda edizione della Volley Tim Cup, partita lo scorso ottobre, ha visto protagoniste le squadre degli oratori diocesani delle regioni sede dei club di Serie A1 e Serie A2 partecipanti alla Master Group Sport Volley Cup. A sfidarsi sono state oltre 200 formazioni Under 16 del mondo Csi per un totale di 3.000 ragazze in tutta Italia. La Volley Tim Cup è nata con l’intento di avvicinare la pallavolo delle professioniste a quella giocata dalle ragazze, promuovendo tra le adolescenti il gioco di squadra e i valori dello sport. Oltre al torneo sportivo si è svolto un percorso formativo dedicato al “benessere digitale” e all’uso consapevole dei social network, che ha coinvolto gli studenti delle scuole superiori. Il San Crescentino di Urbino trionfa nel torneo di pallavolo femminile riservato ai sestetti d’oratorio. Il secondo posto è andato alla parrocchia di Santa Maria Maggiore di Cava de’ Tirreni Un’azione di gioco della finale nazionale della Volley Tim Cup. A sinistra le vincitrici
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: