lunedì 24 settembre 2012
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Solo la Juventus ingrana la quarta, i campioni d’Italia centrano il 4° successo consecutivo e volano in vetta solitaria a punteggio pieno. “Era già tutto previsto”, cantano come un nostalgico Cocciante le tifoserie avversarie della Vecchia Signora.  

 

Si conferma lo strapotere dei bianconeri , migliorati ulteriormente in tutti i reparti, con un turnover funzionante - non per tutti è così - in cui riaffiora un Quagliarella rigenerato (Prandelli prenda nota per la Nazionale) che dopo la notte magica di Champions (rete della rimonta nel pirotecnico 2-2 con il Chelsea) si conferma con la doppietta vincente al Chievo. La Juve, affidata al supplente casual Carrera, per ora non risente neppure dell’assenza in panchina del mister titolare e titolato Antonio Conte, confinato in tribuna, in attesa di giudizio per la squalifica di 10 mesi, causa la spinosa vicenda del Calcioscommese. Nessuna delle inseguitrici per ora tiene il passo sicuro della Juve. Il Napoli ha risentito del terzo impegno settimanale tra campionato e Coppa e sul campo del Catania degli argentini non va oltre il pari.

La Lazio del poliglotta Petkovic, dopo il breriano “risultato perfetto” di Londra, 0-0 con il Tottenham in Europa League, era attesa al grande salto con il Genoa, ma dopo 80 minuti di dominio, ha subìto la beffa del redivivo Borriello che segna ed esulta sotto la curva Sud romanista che lo aveva salutato senza troppi rimpianti. Mancano ancora all’appello le due “grandi sorelle” dell’ex torneo più bello del mondo, Milan e Inter.

Dopo la tregua pilotata con Pippo Inzaghi, Max Allegri non riesce a spronare a dovere il suo Milan che cade al Friuli e rianima l’Udinese del serafico Guidolin. Momenti di gloria anche per il Siena di Cosmi, fanalino di coda – partito con l'handicap del meno 6 – ospite indigesto di un’Inter che fortissimamente voleva prendere i primi 3 punti casalinghi e invece incassa il 2° preoccupante ko di fila. Se non è crisi, sono tempi duri per Allegri e il giovane allenatore dell’Inter "Stramourinho", alias Andrea Stramaccioni.

La Roma di Zeman dopo lo scivolone con il Bologna cercava il pronto riscatto a Cagliari, ma ha trovato lo “stadiolo” Is Arenas chiuso al pubblico e anche alle squadre, e adesso reclama lo 0-3 a tavolino per responsabilità oggettiva del club dell’eccentrico presidente Cellino. Al presidente “mangiallenatori” per antonomasia, Zamparini, non è bastato esonerare in settimana Sannino e chiamare Gasperini - 41° tecnico della saga zampariniana -: il suo Palermo cede ancora nel confronto con l'Atalanta. Terza sconfitta per i rosanero in 4 giornate, questa è crisi vera. Ma domani si torna in campo con l’anticipo della quinta giornata: la Juve capolista fa visita alla Fiorentina dei giovani di Montella. E ne siamo certi, tutta l’Italia non bianconera spera nel primo tonfo dei campioni, dopo 42 partite senza sconfitte in campionato.

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