lunedì 18 maggio 2020
La decisione del governo dopo che l'emergenza coronavirus ha cancellato molte iniziative e messo in difficoltà l'intero programma.
Palazzo del Governatore a Parma

Palazzo del Governatore a Parma - Pjt56 / WikiCommons

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Parma sarà Capitale Italiana della Cultura anche nel 2021. Lo ha stabilito il Decreto Rilancio approvato dal Governo mercoledì scorso accogliendo la richiesta fatta a gran voce nei mesi scorsi dalla città e dalla regione e sostenuta da moltissime città italiane in corsa a loro volta per il titolo. L’emergenza sanitaria ha sospeso tutte le attività legate alla nomina, rischiando così di vanificare il lavoro e gli investimenti fatti per rendere questo anno eccezionale.

«Quando tutto è o pare perduto semplicemente bisogna mettersi all’opera e ricominciare dall’inizio. È quel che faremo dopo la splendida notizia arrivata dal governo» ha dichiara il sindaco di Parma Federico Pizzarotti. «Parma Capitale Italiana della Cultura 2021 rappresenta una decisione giusta e lungimirante: la città e la sua gente hanno lavorato tanto per creare un anno della cultura all’altezza delle aspettative del Paese, avevamo una gran voglia di dimostrare tutto il potenziale di Parma».

«Il prolungamento di Parma 2020 al 2021 rappresenta una sfida culturale e gestionale - afferma l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra - cui ci accostiamo con lo stesso entusiasmo che ha fin qui accompagnato l'avventura di Capitale Italiana della Cultura. Il tema del Tempo, oggi sospeso, recluso, iperconnesso, rimane il filo rosso di un programma che sarà in grado di parlare anche al passaggio storico che stiamo vivendo».

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