giovedì 30 settembre 2010
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Sarà La prima cosa bella di Paolo Virzì a rappresentare l’Italia nella corsa all’Oscar per il miglior film straniero. Lo ha deciso la commissione di selezione istituita dall’Anica su invito della Academy of Motion Pictures Arts and Sciences e composta tra gli altri dal regista Gabriele Salvatores, dallo scenografo Dante Ferretti, da giornalisti, produttori (tra cui Angelo Barbagallo, Aurelio De Laurentiis, Fulvio Lucisano) distributori e dal Direttore Generale per il Cinema, Nicola Borrelli.Il film, prodotto da Medusa con Motorino Amaranto e Indiana Production, interpretato tra gli altri da Michaela Ramazzotti, Stefania Sandrelli, Valerio Mastandrea e Claudia Pandolfi, è stato dunque preferito agli altri nove candidati che si erano proposti: L’uomo che verrà di Giorgio Diritti con il quale Virzì si era diviso i David di Donatello, La nostra vita di Daniele Luchetti, Mine vaganti di Ferzan Ozpetek, Baciami ancora di Gabriele Muccino, Io sono l’amore di Luca Guadagnino, La doppia ora di Giuseppe Capotondi, Venti sigarette di Aureliano Amadei, Le quattro volte di Michelangelo Frammartino, Basilicata Coast to Coast di Rocco Papaleo.Dovremo però aspettare il prossimo 25 gennaio per sapere se Virzì varcherà la soglia del Kodak Theatre a Hollywood per partecipare alla 83esima notte degli Oscar in programma il 27 febbraio. Intanto il regista livornese ha fatto le valigie per Los Angeles dove comincerà la campagna per il Golden Globes e chiuderà la trattativa per la distribuzione  americana del film. «Sono molto orgoglioso – ha commentato Virzì alla notizia della sua candidatura – e caricato di una bella responsabilità, però fiducioso. La prima cosa bella è un film pieno di amore e anche di un sentimento di riconciliazione con i dolori della vita, temi universali che spero colpiscano i membri dell’Academy e il pubblico americano. E poi c’è l’Italia, una Toscana verace che non è certo stereotipata».Soddisfatti anche Carlo Rossella e Giampaolo Letta, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Medusa: «Siamo davvero felici per la scelta del film di Virzì, del quale vale la pena ricordare non solo l’importante successo in sala, ma soprattutto il valore artistico. Un film legato alla migliore tradizione del cinema italiano nel quale Medusa continua a credere perché capace di divertire e commuovere. Con titoli così il nostro cinema può tornare a vincere».Intanto anche altri paesi hanno già scelto e così in lizza ci saranno tra gli altri Biutiful di Alejandro Gonzales Inarritu (Messico), Des hommes et des dieux di Xavier Beauvois (Francia), Tambieén la lluvia di Iciar Bollain (Spagna), La pivellina di Tizza Covi e Rainer Frimmel (Austria), In un mondo migliore di Susanne Bier (Danimarca), Incendies di Denis Villeneuve (Canada), Cirkus Columbia di Danis Tanovic (Bosnia Herzegovina), Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti di Apichatpong Weerasethakul (Thailandia), Palma d’Oro a Cannes.
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