mercoledì 15 maggio 2024
Tendenza e controtendenza: alle tante cover band che celebrano le grandi rockstar straniere risponde l'esilarante gruppo umbro che si confronta con il repertorio di un gigante del cantautorato
La cover band del progetto Sparring Partners in un loro concerto omaggio a Paolo Conte

La cover band del progetto Sparring Partners in un loro concerto omaggio a Paolo Conte

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L’ultima gettonatissima tendenza musicale, è il proliferare delle cover band sui nostri palchi. Da oltremanica e oltreoceano, sbarcano continuamente quelle cover band che ripropongono l’immenso repertorio dei Queen di Freddie Mercury, dei Pink Floyd, dei Beatles e i Rolling Stones, per chiudere in bellezza con la leggenda irresistibile dei Blues Brothers (tour mondiale arrivato anche in Italia). Da noi, nipoti e figli d’arte ci fanno riascoltare il meglio della discografia di Fabrizio De Andrè (Cristiano De Andrè docet), Rino Gaetano e Ivan Graziani, Enzo Jannacci (grazie al figlio Paolino) e Giorgio Gaber (Il Signor G di Neri Marcorè rimane il migliore) più gli omaggi dovuti ai due Lucio: Dalla e Battisti. Tutti concerti in cui, l’anima di quei cantautori volati via e che hanno fatto la storia della nostra musica riaffiora prepotentemente e suscita quelle che se vuoi tu chiamale pure emozioni. E per ascoltare Il Maestro è nell’anima non serve andare al Mocambo. Paolo Conte, classe di ferro 1937, reduce dallo storico appuntamento del Concerto Alla Scala di Milano (il 23 maggio in onda su Rai3, alle ore 21.20), ora viene giustamente celebrato in vita. Lo fa il Paolo Conte Legacy con Massimo Pitzianti che da oltre trent’anni cura gli arrangiamenti del Maestro e che, con musicisti contiani come Daniele Di Gregorio, presentano i brani del suo repertorio “mascherati” con accenni classici che vanno da Bach a Mahler. Un lavoro di reinterpretazione molto raffinato, quanto la musica in purezza dell’Avvocato di Asti riproposta dall’esilarante band umbra del progetto Sparring Partners. «Nel buio del lock-down si è accesa la luce e grazie alla Rete e alla registrazione in home recording abbiamo messo assieme un gruppo. Ognuno di noi, partendo da esperienze artistiche diverse, si è concentrato sull’essenza della musica di Paolo Conte», spiega Aldo Bertuzzi, pianoforte e voce roca, calibrata in pieno stile “paolocontiano”. Assieme ai suoi compagni d’avventura (Gabriele Tardiolo e Valerio Bellocchio – chitarre - ; Graziano Baldini – trombe - ; Roberto Pierucci - sassofoni - Graziano Brufani – contrabbasso-; Roberto Forlini drums – ; Cristina Ghibelli e Silvia Pierucci -voci -) ha scelto di salire sul ring e di sfidare un pezzo di storia del nostro cantautorato. Ma prima che il progetto diventasse una serie di live l’hanno introdotto con un video, finito su Youtube – diretto da Matias Verdecchia, registrato al Teatro Mancinelli di Orvieto - che è diventato virale. Così dal consenso popolare, oltre a quello del Maestro, è nato lo spettacolo omaggio a Paolo Conte. «Su quel ring che è il palco ci siamo saliti davvero come sparring partners, pugili allenati a tutto, consapevoli che eseguire il repertorio del Maestro vuol dire rischiare di prendersi qualche cazzotto, anche dal pubblico, specie dai suoi tanti fedelissimi esegeti. Ma siamo allenati anche a questo e con tutta l’umiltà dei pugili abituati ad incassare presentiamo i brani del nostro Campionissimo, Paolo Conte», dicono in coro i musicisti e le voci di Sparring Partners che sabato sera sono di scena a Modena, al Teatro Michelangelo (ore 21.00). Un match spettacolare che prevede oltre 20 canzoni in scaletta. Il doppio dei 10 round di una sfida pugilistica in cui sono pronti a dire la loro e anche a sbagliare, «ma come vuole il Maestro, sempre da professionisti».

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