lunedì 30 luglio 2012
La nuotatrice cinese Ye Shiwen, 16 anni, vince l'oro nei 400 metri misti. Nuotando più veloce dello statunitense Ryan Lochte nella prova maschile. Il timore che dietro il suo successo ci sia l'uso di pratiche illecite. GIornata deludente per gli azzurri: fuori la judoka Quintavalle e l'arciere Marco Galiazzo. Sconfitte al debutto le ragazze della pallanuoto.
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Una ragazzina di soli 16 anni che nuota più veloce del fenomeno americano Michael Phelps fa discutere e alimenta sospetti. Ye Shiwen, 16enne rivelazione cinese, ha trionfato nei 400 misti stabilendo il nuovo primato mondiale con il tempo di 4'28"43. Oro olimpico e record, grazie soprattutto all'incredibile 58"68 fatto segnare nei 100 metri a stile libero. Gli ultimi 50 metri (28"93), in particolare, sono stati più veloci di 0"17 rispetto a quelli nuotati dallo statunitense Ryan Lochte nella prova maschile. Ce n'è abbastanza, insomma, per accendere i riflettori sulla nuova stellina delle piscine. E per pronunciare, magari a mezza bocca, la parola “doping”. La diretta interessata non sembra condizionata dai sospetti: "La squadra cinese rispetta rigorosamente le politiche antidoping, non c'è nessun problema".Il caso, però, esiste. "Vogliamo essere prudenti a parlare di doping in questo caso. Ma ogni volta che nel nostro sport vediamo qualcosa di ‘incredibile’, e metto questa parola tra virgolette, la storia dimostra poi che il doping è coinvolto", dice lo statunitense John Leonard, direttore esecutivo dell'associazione dei coach americani e dell'organizzazione dei tecnici a livello mondiale.Argento nella carabina. La medaglia d'argento di Niccolò Campriani nella carabina 10 metri arriva dopo un testa a testa emozionante con il romeno Moldoveanu, risoltosi al penultimo colpo, quando l'azzurro ha fatto solo 9.4 "e volendo quantificare diciamo che ho perso l'oro per due millimetri. "Ma sono ugualmente felicissimo, perchè ho riscattato Pechino: con l'Olimpiade avevo un conto in sospeso. E poi sono contento anche per chi ha vinto: Moldoveanu è un bravissimo ragazzo", commenta Campriani.Ancora più felice sarebbe se la laurea in ingegneria conseguita in Usa e il master che sta per terminare lo aiutassero a trovare lavoro in Italia: "Dicono che il nostro non sia un paese per giovani - spiega il 25enne azzurro - Io voglio tornare in Italia per lavorare, sarebbe brutto se per trovare un posto dovessi rimanere all'estero".Così l'Italia dei cosiddetti sport 'minorì continua a fare la fortuna azzurra in questa Olimpiade, "e per me non è finita - sottolinea Campriani -, visto che qui ci sono altre due gare in cui posso fare bene e sarebbe assurdo sprecare questa occasione".Delusioni azzurre. Dopo due giornate strepitose, oggi il medagliere azzurro porta a casa un solo trofeo: l’argento del tiratore Niccolò Campriani che ha ottenuto il secondo posto con la carabina ad aria compressa 10 metri. La responsabilità di dover difendere il titolo olimpico del 2008 a Pechino ha giocato un brutto scherzo a Giulia Quintavalle, che a Londra ha dovuto dire addio al sogno di tornare sul podio venendo sconfitta nella finale per il bronzo dall'americana Marti Malloy. "Ero troppo tesa, inutile recriminare, cercare scuse, la colpa è mia", dice quasi con le lacrime agli occhi Giulia.Fuori dai giochi anche Rossella Fiamingo, eliminata nei quarti della spada individuale, e l’arciere Marco Galiazzo uno dei protagonisti dell'oro a squadre conquistato sabato.Stecca la prima anche il Setterosa: le azzurre della pallanuoto sono state sconfitte dall'Australia per 10-8 nella prima giornata del Gruppo B. Le azzurre sono state sopraffatte  dal furore agonistico delle oceaniche. Un predominio fisico che - accusano le azzurre - spesso e volentieri ha oltrepassato i limiti del regolamento. "Questa non è più pallanuoto, ma lotta greco-romana. Fino a cinque anni fa la pallanuoto era un gioco, oggi è una rissa in piscina", la rabbia a fine incontro del capitano Elena Casanova.
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