sabato 20 agosto 2016
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​Il rifugiato Mustafa arriva in parrocchia. Don Paolo è soddisfatto e orgoglioso ("Siamo stati tra i primi ad accogliere l'invito del Papa, siamo bravi, no?"), i parrocchiani un po' meno. C'è quella che sviene per la sorpresa, e quello che non si rassegna ("Siamo diversi..."), per poi cedere di fronte al fatto inequivocabile che anche Mustafa crede in Dio, prega e cerca di mettere in pratica gli insegnamenti della sua religione. È una delle puntate della seconda edizione di "Occhi al cielo", web serie ambientata in una parrocchia (si può guardare qui) realizzata da una squadra di professionisti giovani e motivati guidata da Sante Altizio, che ha potuto finanziare questa impresa con il sistema del crowdfunding (finanziamento diffuso). Ogni puntata dura non più di 2 minuti, ha cadenza settimanale e presenta in modo spigliato e talvolta irriverente la vita in una parrocchia di periferia. Gli attori sono bravi, la sceneggiatura divertente e la regia adotta lo stratagemma della telecamera nascosta nella statua di San Giuseppe Lavoratore, nella canonica. Qui di seguito la puntata relativa all'arrivo di Mustafà.

 

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