mercoledì 7 settembre 2011
È un ex giocatore della Fiorentina, Giampaolo Pazzini, a regalare a Firenze, ma soprattutto a Cesare Prandelli, il sogno della qualificazione agli Europei, con l'1 a 0 contro la Slovenia.
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È un ex giocatore della Fiorentina, Giampaolo Pazzini, a regalare a Firenze, ma soprattutto a Cesare Prandelli, un sogno che si chiama qualificazione. L'Italia dei record, ventidue punti in otto partite e un solo gol subito, stabilisce anche un altro primato personale: vola, infatti, verso Euro 2012 con due turni di anticipo, cosa che nella lunga storia della Nazionale non era mai successa. Ci aveva sperato, il ct, che accadesse proprio a Firenze: e, guarda caso, è stato proprio un ex viola con un destro vincente al 39' del secondo tempo a compiere l'impresa. Un gol di rabbia, di volontà. Una notte di festa, una vittoria (1-0) contro la Slovenia sofferta, ma meritata.Conseguita nel segno della continuità e della filosofia che il commissario tecnico sta trasmettendo alla sua squadra. Come annunciato da Prandelli alla vigilia, due cambi rispetto alla formazione che venerdì scorso ha vinto in casa delle Far Oer: Cassani e Balzaretti al posto di Maggio e Criscito, per il resto tutti confermati compresa la coppia d'attacco Cassano-Giuseppe Rossi. Inizio arrembante da parte dell'Italia che dopo pochi minuti spreca la prima occasione con Rossi e ne costruisce altre quattro in trenta minuti, vanificate ancora da Rossi, Montolivo e, le più eclatanti, da Thiago Motta e De Rossi. Risponde la Slovenia, che si gioca le ultime chances per restare in corsa nelle qualificazioni, con tre tiri da fuori area che chiamano Buffon alla respinta.Non c'è dubbio sulla superiorità tecnica dell'Italia: il grande e costante lavoro di Balzaretti sulla fascia sinistra dove nascono le migliori opportunità degli azzurri, e Cassano in versione uomo-assist rappresentano il filo conduttore di un primo tempo che la Nazionale meriterebbe di chiudere in vantaggio. La squadra di Prandelli fatica a trovare il gol, ma continua a spingere e a creare.La ripresa si apre con il primo cambio: Marchisio al posto di Thiago Motta, rimasto negli spogliatoi per un infortunio al bicipite femorale sinistro. Prandelli chiede agli Azzurri di cercare ancora sbocchi sulle fasce e al 16' richiama Cassano, sostituendolo con Pazzini. Italia pericolosissima al 23' con De Rossi, salvataggio sulla linea di porta da parte della Slovenia. Gli ospiti rispondono in maniera altrettanto incisiva al 28'. Tre minuti dopo fa il suo ingresso in campo Balotelli al posto di Montolivo, l'Italia passa al 4-3-3 per centrare l'obiettivo. E al 39' l'applauso di Firenze alla Nazionale e al giocatore che ancora tutti ricordano, Giampaolo Pazzini, che col suo destro in acrobazia, da centravanti vero, porta l'Italia a Euro 2012 realizzando un gol che ha anche un valore storico: è infatti la rete numero 700 segnata dalla Nazionale in Italia. Dopo i festeggiamenti, c'è ancora spazio per un numero di Balotelli, un fulmine da 40 metri, prima del triplice fischio.
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