venerdì 11 novembre 2022
L’Art Forum Würth presenta il ricco panorama delle ultime generazioni del giovane Paese africano, con opere sulla vita urbana e rurale, sull’ambiente e sull’identità nazionale
Margaret Courtney- Clarke, “# 5850”, 2014

Margaret Courtney- Clarke, “# 5850”, 2014 - Art Forum Würth

COMMENTA E CONDIVIDI

Una mostra che permette di conoscere la creatività di un giovane Paese africano, un progetto culturale di grande interesse che presenta la produzione multiforme di artisti di diverse generazioni: l’Art Forum Würth di Capena espone, per la prima volta in Italia, un’importante selezione formata da ottanta opere di trentatré autori provenienti dalla Namibia. La mostra "Arte di una giovane generazione nella collezione Würth" (fino al 14 ottobre) prosegue il meritorio indirizzo culturale del gruppo industriale voluto da Reinhold Würth, che nel corso degli anni ha creato non solo una grande collezione di arte moderna e contemporanea, ma ha promosso anche significativi progetti culturali, tra i quali spiccano quelli realizzati proprio nello spazio espositivo nei pressi di Roma. Da anni, infatti, a Capena è possibile visitare significative mostre d’arte composte da opere delle raccolte del gruppo Würth e offerte gratuitamente al pubblico, con un’intelligente visione di un’arte pubblica inserita in un contesto non tradizionale e accompagnata da una serie di attività didattiche con una specifica attenzione per il mondo dell’infanzia. La mostra sull’arte contemporanea in Namibia ha inoltre il pregio di inserirsi in un momento particolarmente felice per l’arte africana che sta godendo di un grande successo in termini di mostre e di mercato, dando però spazio a una nazione meno nota ai più, nata nel 1990, con una popolazione di età media molto giovane, un elemento basilare che si riflette nella felicità creativa che si respira nel percorso espositivo. Un altro aspetto rilevante è poi lo spazio dato ad artisti a cui sono riservate meno possibilità in un paese che ancora non ha sviluppato una politica organica per l’arte contemporanea, come nota Hercules Viljoen, che in catalogo scrive: «Il concetto di nuova generazione non fa riferimento esclusivamente ad un gruppo di giovani artisti, nati all’epoca dell’indipendenza, che condivide una stessa appartenenza sociale e politica, ma comprende genericamente tutti gli artisti, che assieme o singolarmente, riprendono i temi della realtà sociale e politica namibiana, esplorandone l’essenza». Le opere esposte sono dunque contraddistinte da una feconda varietà di forme espressive che vanno dalla pittura e alla scultura fino alla fotografia, dalle incisioni su linoleum e cartone, fino alle installazioni, alla realizzazione di opere tessili e a quel riutilizzo di materiali che rappresenta un elemento distintivo dell’arte africana. Incontriamo così artisti che lavorano sul paesaggio e sulle questioni ambientali, particolarmente complesse nel territorio namibiano, mentre in altri casi riflettono sulla vita quotidiana nei contesti urbani e rurali o sull’identità culturale di un paese in grande trasformazione, sulle sue permanenze e sulle sue inevitabili metamorfosi, nel rapporto costante tra tradizione e innovazione. Una parte significativa delle opere è infine dedicata alle questioni politiche e sociali, alle disuguaglianze, alle problematiche dei consumi eccessivi e alle questioni aperte dalla comunicazione contemporanea, in un mosaico vitale e aperto rafforzato dalle diverse soluzioni visive e tecniche adottate da artiste e artisti che non dimenticano la memoria del passato per affrontare le dialettiche e i cambiamenti del presente.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: