giovedì 28 gennaio 2010
Test dopo Fiorentina-Bari. Nel sangue tracce di metaboliti della sibutramina, un riduttore dell'appetito. Il bomber viola ora rischia una squalifica di 4 anni: nel settembre del 2004, quando militava nel Chelsea, era già stato squalificato per uso di cocaina.
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Adrian Mutu, attaccante della Fiorentina, è risultato positivo ad un controllo antidoping effettuato dopo la gara casalinga che i viola hanno vinto 2-1 controil Bari lo scorso 10 gennaio. "Il Coni - si legge in una nota - comunica che, a seguito degli esami eseguiti dal laboratorio di Roma, è stato accertato un caso dipositività. Nel primo campione analizzato, è stata rilevata la presenza di metaboliti della sibutramina per Adrian Mutu, tesserato della Federazione Italiana Giuoco Calcio, al controllo in competizione disposto dal Comitato Controlli Antidoping il 10 gennaio 2010 a Firenze, in occasione della gara del campionato di serie A Fiorentina-Bari". La sibutramina è un riduttore dell'appetito. Una carriera di eccessi. Nato calcisticamente nel club romeno dell'Arges Pitesti, Adrian Mutu, risultato positivo ad un controllo antidoping il 10 gennaio scorso due giorni dopo avere compiuto 31 anni, ha debuttato a 18 anni ma ben presto è approdato alla squadra della capitale, la Dinamo Bucarest. Subito, il giovane, veloce e dotatissimo fantasista d'attacco ha mostrato la sua classe superiore: 22 gol in 33 partite. L'Inter ne resta incantata, lo porta a San Siro, ma il ragazzo si smarrisce in una decina di partite e viene parcheggiato a Verona. Soltanto nella tappa successiva, Parma, torna a brillare con un uomo che incontrerà di nuovo sulla sua strada, Cesare Prandelli. Ventuno gol, gialloblù trascinati di peso in zona Uefa, ma Adrian - conteso dai club di mezza Europa - finisce calamitato dai forzieri del Chelsea per 22,4 milioni di euro.In Inghilterra il periodo più buio: niente va per il verso giusto a Londra, Mourinho non gli dà fiducia e quasi non gli rivolge la parola, con la moglie finisce male (divorzio) e Adrian sbanda: prima un'attrice porno romena, poi un test nel quale risulta positivo alla cocaina: la Federcalcio inglese lo squalifica per sette mesi, poi il licenziamento del Chelsea e la lunga querelle giudiziaria, con la multa da 17 milioni di euro (la più alta di sempre) inflittagli dalla Fifa per la rescissione del contratto con il club inglese dopo la positività; multa confermata dal Tribunale arbitrale dello sport (Tas) ma "congelata" lo scorso mese di ottobre. Nel frattempo, scontati i sette mesi di squalifica (fino al 18 maggio 2005), Mutu firma un contratto con la Juventus, ma è quasi un'apparizione; poi, incontra di nuovo Cesare Prandelli, definito da Mutu "un padre, un fratello, un amico". Con la Fiorentina Adrian rinasce e si rilancia. È miglior giocatore della serie A nel 2007, terzo cannoniere con 17 gol l'anno dopo. Una serie di infortuni e due interventi chirurgici frenano però il giocatore. L'inizio della stagione 2009-10 per Mutu non èesaltante. La svolta sembra arrivare nel doppio confronto di Champions contro gli ungheresi del Debrecen (segna due gol all'andata in Ungheria e il gol del vantaggio al ritorno). Ma proprio durante la partita di Firenze si infortuna al menisco del ginocchio destro, ed è costretto ad una nuova operazione. Rientra in campo nel 2010 siglando 3 gol in 3 partite contro Siena, Bari e Bologna. Mutu va a segno anche in Coppa Italia contro la Lazio e contribuisce a suon di gol - 2 - al passaggio della formazione viola in semifinale. Ora il nuovo stop che potrà avere conseguenze devastanti sulla sua carriera.
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