martedì 18 ottobre 2016
«Il figliol prodigo»: un musical a Opera con i detenuti di massima sicurezza
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Un musical in cui si trattano i temi della misericordia, della speranza e della famiglia. Uno spettacolo nel quale ci si interroga sul significato della vita attraverso alcune domande fondamentali: "Cosa cerchiamo? Perché sbagliamo? Perché rischiamo che nessuno più ci perdoni?”. Il titolo dello show è "Il figliol prodigo", lo metteranno in scena tredici detenuti di "alta sicurezza" (soprattutto ergastolani) della Casa di reclusione di Milano Opera, il 26 ottobre, all'interno dell'istituto penitenziario che per l'occasione aprirà i cancelli a un pubblico esterno. Il musical è stato scritto in vista del Giubileo dei carcerati previsto a Roma il 6 novembre in presenza di papa Francesco. L'iniziativa, presentata nella sede del Consiglio regionale della Lombardia, fa parte di un progetto di formazione e inserimento lavorativo dei reclusi nel settore artistico nato nove anni fa a Opera, con il sostegno del Ministero della Giustizia, attraverso un laboratorio dove si insegna a recitare, ballare e cantare. Una sfida voluta dal direttore della struttura carceraria milanese, Giacinto Siciliano, che si è affidato all'esperienza dell'attrice, cantautrice e regista Isabella Biffi (in arte Isabeau) per mettere in pratica il principio che «il carcere, superando la logica della punizione, deve rendere visivo un messaggio prezioso: ogni persona è protagonista di se stessa e può cambiare la propria vita». Il lavoro dei detenuti attori è sempre attento, ha specificato Siciliano, alla qualità, «estetica, artistica ed umana».

Finora la compagnia del laboratorio di Opera ha prodotto sette musical, con rappresentazioni a Milano, presso l'Auditorium Gaber del Grattacielo Pirelli, nello spazio spettacoli dell'Expo 2015 e al teatro Arcimboldi, ma anche al "mitico" Ariston di Sanremo. «Questo lavoro dei detenuti rappresenta un importante anticorpo rispetto a comportamenti deviati» ha sottolineato nel suo intervento il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo. Oltre a Siciliano, Cattaneo e Biffi, all'incontro erano presenti il presidente della Commissione Antimafia Gianantonio Girelli, il presidente della Commissione Carceri Fabio Fanetti e l’assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini la quale ha precisato che «forse non tutti comprendono fino in fondo questo progetto il cui obiettivo è anche quello di mettere al centro valori positivi e di speranza per l'intera collettività». Il presidente delle associazioni “Casa della Memoria” e “Vittime di Piazza della Loggia” Mario Milani, sodalizi che hanno collaborato all'iniziativa, ha ricordato che “Il figliol prodigo” verrà rappresentato il 2 novembre anche a Brescia prima di intraprendere una tournée nei principali teatri italiani: «Uno degli scopi del il progetto di Opera – ha precisato Milani - è quello di recuperare una nuova umanità mettendo a confronto le rispettive sofferenze, dimostrare come anche l'arte e la cultura possono diventare uno strumento di lotta alla criminalità e che chiunque può migliorare se stesso regalando ad altri serenità e speranza».    Le date della tournee 26/27 ottobre Milano/Opera31 ottobre Rimini Palacongressi2 novembre Brescia Teatro Sociale6 novembre Vaticano sala Nervi8 novembre Roma Teatro carcere di Rebibbia9 novembre Roma Auditorium Conciliazione25 novembre Sanremo Teatro Ariston

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