martedì 8 novembre 2011
Stroncato a 67 anni da tumore al fegato. Fu fra miti della boxe negli anni '60 e '70. Campione olimpico a Tokyo '64 e campione del mondo dei massimi, era dotato di forza brutale di un devastante gancio sinistro. Riuscì a battere Cassius Clay nel 1971 a New York che  commosso dice: «Lo ricorderò sempre con rispetto e ammirazione».
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Per molti è stato il più grande match di pugilato di tutti i tempi, il "Thrilla in Manila" del 1 ottobre del 1975, quando sul ring della capitale delle Filippine si affrontarono il campione dei pesi massimi in carica, Muhammad Alì, e il suo più irriducibile avversario, Joe Frazier. Di sicuro fu uno dei più drammatici e si concluse solo all'inizio dell'ultima ripresa, quando il manager di Frazier gettò la spugna malgrado la richiesta del suo pugile di continuare il combattimento e Alì fu costretto ad ammettere di non sapere se ce l'avrebbe fatta a terminare l'incontro qualora l'avversario fosse tornato sul quadrato: "È stata la volta in cui sono stato più vicino alla morte", disse con il suo solito stile da spaccone, lo stesso che lo aveva portato a offendere più volte con dichiarazioni alla stampa il suo avversario prima del match, chiamandolo "zio Tom" e "gorilla".Oggi che "Smokin'Joe" è scomparso all'età di 67 anni per un tumore, Alì è stato il primo a celebrarlo con unmessaggio ("Ricorderò per sempre Joe con rispetto e ammirazione. Il mio affetto va ora alla sua famiglia e a coloro che gli vogliono bene"). Il vecchio Muhammad ricorda bene i colpi subiti dal suo rivale, uno dei pochi che nella storia lo ha spedito al tappeto. Nel 1971, appena riottenuta la licenza per combattere che gli era stata ritirata per essersi rifiutato di andare in Vietnam, Alì si ritrovò di fronte il detentore del titolo, Frazier, che vinse ai punti mandando a terra lo sfidante durante l'ultima ripresa, in quello che fu chiamato "match del secolo". Prima dell'indimenticabile incontro di Manila, i due si incontrarono una seconda volta, nel 1974, quando Frazier aveva già perso il titolo e Alì conquistò così la designazione a sfidante ufficiale. Nato il 12 gennaio 1944 a Beaufort, nella Carolina del Sud, da una famiglia di agricoltori, Frazier si appassionò alla boxe guardando in tv gli incontri di Sugar Ray Robinson, Rocky Marciano e Rocky Graziano. Diventò professionista nel 1965, dopo aver vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo, e nel 1970 vinse il titolo mondiale battendo per ko alla quinta ripresa Jimmy Ellis. Lo perse nel 1973, sconfitto da Joe Foreman, prima delle due ultime sfide con Alì. Frazier si ritirò definitivamente nel 1981, con un bilancio record di 32 vittorie (27 prima del limite), 4 sconfitte e 1 pareggio. Oltre ai due match persi con Alì, le altre due sconfitte furono con Foreman, che oggi ha ricordato il vecchio avversario di un tempo con un commovente messaggio su Twitter: "Buona notte, Joe Frazier. Ti voglio bene, amico mio".
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