lunedì 14 luglio 2014
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Un mese fa, aveva detto addio, a malincuore, alla guida della Filarmonica di Monaco. Aveva un contratto sino al 2015, ma su consiglio dei medici preferì chiudere prima. «Sono stato incoraggiato dai miei medici sul fatto che dovrei essere in forma per adempiere ai miei doveri, a cominciare dal proseguire la stagione 2014-2015, il che non esclude che io possa apparire occasionalmente lungo la strada» aveva detto. E la sua agenda era rimasta piena. Come sempre. Invece, ieri, Lorin Maazel ha posato per sempre la bacchetta. Il direttore d'orchestra è scomparso nella sua casa di Castleton, in Virginia, a 84 anni, per le complicanze di una polmonite. Un collasso e disturbi inspiegabili lo avevano segnato dalla scorsa primavera, ma non gli avevano impedito di lavorare al festival che aveva creato nella località statunitense e di continuare a fare progetti: per il febbraio 2015 c'era in programma il ritorno al Teatro alla Scala con una nuova Aida firmata dal regista Peter Stein. Maazel era nato il 6 marzo 1930 in Francia, a Neuilly-sur-Seine, da genitori statunitensi di origini ebraiche. Una famiglia di musicisti tanto che lui imbracciò subito il violino per poi studiare composizione e direzione d'orchestra insieme a matematica e filosofia a Pittsburgh. E il suo talento gli valse la fama di "bambino prodigio" tanto che nel 1941, quando aveva solo 11 anni, Arturo Toscanini gli cedette il podio della Nbc symphony orchestra salutando la sua performance con un «God bless you». Per ricambiare quel gesto di affetto Maazel nel 2004 ha fondato, a Parma, la Filarmonica Arturo Toscanini. E con l'Italia il direttore ha sempre avuto un rapporto privilegiato: a Catania nel 1953 aveva fatto il suo debutto europeo. Due anni dopo la Scala. E nel 2004 è stato lui a dirigere la Traviata che ha riaperto la Fenice dopi la ricostruzione. Maazel era anche compositore: a Londra la prima della sua opera 1984 tratta dal romanzo di Orwell. Maazel Parlava molte lingue e dirigeva tutto a memoria, ricordando ogni nota di ogni singolo strumento. Una sicurezza che gli permetteva di concedersi qualche comodità: non era inusuale vederlo entrare in teatro pochi minuti prima che si alzasse il sipario e andare direttamente sul podio. Dopo aver diretto tutte le grandi orchestre americane Maazel stringe indissolubili legami con le formazioni europee: con i Wiener, che dirige diverse volte nel Concerto di Capodanno oltre a guidare, come sovrintendente, dal 1982 al 1984 la Staatsoper della capitale austriaca. Dal 1993 al 2002 è direttore musicale dell'Orchestra sinfonica della Radio Bavarese e dal 2002 al 2009 della New York philharmonic. Sette i figli (avuti da tre diversi matrimoni) che spesso lo seguivano nelle sue tournée.
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