sabato 29 giugno 2013
L'astrofisica è morta la notte scorsa alle 4,30 nel polo cardiologico dell'ospedale di Cattinara (Trieste). Aveva compiuto 91 anni il 12 giugno scorso​. Napolitano: ha «servito e onorato l'Italia anche in campo internazionale.Ha rappresentato un forte esempio di passione civile».​
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La Hack è morta la notte scorsa alle 4,30 nel polo cardiologico dell'ospedale di Cattinara. Aveva compiuto 91 anni il 12 giugno scorso. Era stata ricoverata sabato scorso in seguito al riacutizzarsi dei problemi cardiaci che la affliggevano. Con lei c'erano il marito, Aldo, con il quale era sposata da 70 anni, Tatiana, che la assisteva da tempo, la giornalista Marinella Chirico, sua amica personale, e il responsabile del polo cardiologico, Gianfranco Sinagra. Margherita Hack sarà sepolta a Trieste con una cerimonia semplice e privata, senza alcuna funzione nè rito. Il ricovero della scienziata era stato tenuto segreto per sua volontà. Le persone che le sono state vicine fino alla fine hanno riferito che per rispettare le sue volontà non saranno resi noti nè giorno nè orario della sepoltura. Astrofisica di fama mondiale, la Hack era nata a Firenze nel 1922 e si era trasferita a Trieste nel 1963, dove viveva in una casa nel popoloso quartiere di Roiano.​Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato alla famiglia di Margherita Hack il seguente messaggio: "Apprendo con commozione la triste notizia della scomparsa di Margherita Hack, personalità di grande rilievo del mondo della cultura scientifica, che con i suoi studi e il suo impegno di docente ha costantemente servito e onorato l'Italia anche in campo internazionale. Ella ha rappresentato nello stesso tempo un forte esempio di passione civile, lasciando una nobile impronta nel dibattito pubblico e nel dialogo con i cittadini. Partecipo con sinceri sentimenti di vicinanza al cordoglio di tutte le persone che l'hanno avuta cara". Il messaggio è stato diffuso dall'ufficio stampa del Quirinale."Margherita era l'Astronomia italiana!": così Francesco Bertola, collega, astrofisico e Accademico dei Lincei, ricorda Hack. "La sua morte è una grave perdita per l'astronomia italiana, per la società civile e per l'Accademia dei Lincei di cui era tra i soci più prestigiosi. Nonostante l'età avanzata - ricorda Bertola - era ancora molto attiva scientificamente e anche con conferenze divulgative. Gli astronomi italiani devono moltissimo a lei perchè con la sua grandissima popolarità ha portato a far conoscere a tutti una scienza che molti sentivano lontana, rendendola comprensibile ed affascinante". "A lei - prosegue Bertola - si deve il merito di aver contribuito alla modernizzazione ed al rinnovamento dell'organizzazione e della rinascita astronomica in Italia, togliendo gli osservatori astronomici italiani dall'isolamento in ci si trovavano nella prima metà del secolo scorso, portandoli al grado di internazionalizzazione attuale, tale da permettere la realizzazione di grandi imprese a livello internazionale. Grandi sono stati il suo valore scientifico, il suo impegno sociale per i giovani e il suo contributo per la ricerca e la sua simpatia umana. Quando c'era lei - ricorda ancora Bertola - la gente veniva a chiedere gli autografi o voleva anche solo toccarla. Una volta fece una conferenza ad Asiago dove c'è l'osservatorio dell'Università di Padova e la sala era pienissima, e molta gente era rimasta fori allora Margherita tranquilla, per non deludere nessuno, fece due conferenze uguali una dopo l'altra tra l'entusiasmo incontenibile della gente". ​​​​​
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