Spazio, anche un italiano andrà sulla Luna con Artemis

L'Esa rilancia sull'esplorazione spaziale e punta al nostro satellite anche con missioni autonome
November 27, 2025
Spazio, anche un italiano andrà sulla Luna con Artemis
L'Esa pronta alla conquista della Luna / Unsplash
L'Europa punta alla conquista della Luna con (o anche senza) il suo partner storico, ovvero gli Stati Uniti. Almeno così sembra. Perché se da un lato l'Esa accelera sul programma Artemis e lo fa in modo più deciso degli Stati Uniti (per esempio annunciando già che tre suoi astronauti, tra cui un italiano, parteciperanno al ritorno dell'uomo sul nostro satellite), dall'altro emerge un piano abbastanza dettagliato su nuove missioni autonome e automatizzate dell'agenzia spaziale europea. 
Il programma lunare Esa è ampio e variegato e fra gli obietti c'è la volontà di testare nuove tecnologie, come lander compatti, sistemi di navigazione, comunicazione e alimentazione. Oltre ad un ricco bouquet di esperimenti scientifici mirati: dall'analisi del suolo lunare allo studio dell’ambiente e delle risorse locali. Non solo, queste missioni hanno lo scopo di supportare anche l’esplorazione futura umana: fungeranno da “scout” per progetti più grandi, inclusi quelli legati al programma Artemis e ad altre collaborazioni internazionali. La strategia dell'Esa punta a missioni più piccole e frequenti, invece che a grandi progetti isolati. Un modello che consente maggiore flessibilità, riduzione dei costi e possibilità di testare rapidamente nuove idee. Questi programmi saranno sviluppati in collaborazione con industrie europee e partner internazionali, favorendo un ecosistema spaziale più dinamico. Le principali missioni saranno: Ser3ne (cercherà principalmente risorse), Lurepos (sistema di posizionamento lunare), Moonraker (mappatura della Luna con LiDAR ad alta risoluzione), oltre ai programmi Máni, Lumi e LunPan. 
Intanto, ha raggiunto la cifre record di 22 miliardi di euro il contributo all'Agenzia Spaziale Europea da parte dei suoi Stati membri: lo ha annunciato a Brema il direttore generale dell'Esa, Josef Aschbacher, nella conferenza stampa a conclusione della Conferenza Ministeriale dell'Esa. "Un risultato fantastico - ha detto - che dimostra come lo spazio sia fondamentale nella società e nella vita quotidiana". Questa è la prima volta, ha aggiunto Aschbacher, che "raggiungiamo un simile record di sottoscrizioni nella Ministeriale. Dobbiamo elevare il futuro dell'Europa". L'italia ha contribuito con 3,5 miliardi di euro, aumentando del 13% rispetto a 3 anni fa il suo sforzo finanziario. Gli asset fondamentali per l'agenzia, come per esempio il programma Ariane e Vega, in cui l'Italia collabora con Francia e Germania, risultano pienamente coperti. 

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