martedì 7 agosto 2012
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​Il sergente di Vimercate si commuove quando pensa a Giada, 10 mesi, sua figlia. È dedicata a lei e alla moglie Ilenia, giunte domenica a Londra in tempo per vederlo, la medaglia di bronzo che Matteo Morandi, 30 anni, ha conquistato ieri agli anelli nella finale della ginnastica artistica. L’oro è stato vinto dal brasiliano Nabarrete Zanetti con 15.900 punti davanti al favoritissimo cinese Yibing Chen con 15.800, terzo Morandi con 15.733. Per la squadra azzurra è una medaglia pesante, una rivincita quattro anni dopo l’argento tolto dalla giuria di Pechino ad Andrea Coppolino con una decisione scandalosa, come conferma l’allenatore Maurizio Allievi e ribadisce lo stesso Morandi, che in quella finale si classificò sesto.«Si, penso anche ad Andrea in questo momento e lo saluto. Sentivo il peso di quello che successe a Pechino, meritava la medaglia e dopo quell’episodio ha lasciato la ginnastica con un po’ di amarezza».Così i nostri possono godersi la festa per un bronzo conquistato con i ginnasti più forti del mondo in pedana. «È stata una gara di livello – spiega Morandi –, con il brasiliano, il cinese e il russo che hanno dato il massimo, si è giocata sulla precisione con pochi errori Il mio obiettivo era tornare con appesa una medaglia al collo. È la mia terza olimpiade, stavolta volevo vincere qualcosa. E poi qui c’era la mia famiglia è stato bellissimo. Mio fratello è arrivato in moto dalla Brianza. Ho cominciato andando a vedere lui, mio padre è sempre stato un appassionato, per me era più divertente delle giostre. Poi sono rimasto incastrato. Ho mancato l’argento per un passettino in uscita dall’esercizio, ma va bene così». Morandi si allena a Meda sei ore al giorno, è sergente dell’Aeronautica, impegnato in particolare con l’Avis lombarda a promuovere la donazione di sangue. Un uomo tranquillo, tutto casa e palestra, che adesso pensa a partire per 10 giorni di ferie in Croazia.«Devo tutto a mia moglie e mia figlia. Sono stati quattro anni di lavoro intenso, la mia bambina è stata da stimolo. Prima di salire sugli anelli l’ho pensata. Giada è nata 10 mesi fa mentre stavo partendo per le qualificazioni olimpiche in Giappone e in questi mesi sono stato poco con lei per preparare le Olimpiadi. Mia figlia in questo momento è troppo piccola per capire, ma da grande si renderà conto che le voglio un mondo di bene. Quanto a mia moglie, ho condiviso con lei ogni mia scelta. Mi dirà che è ora che la bambina la tenga in braccio un po’ anch’io». Una medaglia negli anelli mancava dai tempi di Yuri Chechi:«Gli chiedevo consigli e non me li dava – sorride Morandi –, ora gli dirò che non mi servono più». Il tecnico azzurro Maurizio Allievi guarda già a Rio e punta su un gruppo di giovani e sullo stesso Morandi. «Molti di questi atleti sono campioni con la testa a posto. Lui può farcela». Ma il sergente deve prima chiedere a Ilenia e Giada e sa che non gli diranno di no.<+copyright>
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