sabato 28 ottobre 2023
Il conduttore su Real Time dal 29 ottobre con “Toy inventor”, gara di inventori di giocattoli giudicati dai bambini. Fra un mese debutta su Rai2 con il gastronomico “Cook40”. «Amo i programmi educati»
Il conduttore tv Flavio Montrucchio nello studio di “Toy inventor” in onda su Real Time

Il conduttore tv Flavio Montrucchio nello studio di “Toy inventor” in onda su Real Time

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Novità per Flavio Montrucchio in casa Real Time: il conduttore presenta il primo format televisivo italiano dedicato agli inventori di giocattoli. Il conduttore torinese, 48 anni, dopo una carriera di attore di successo nella fiction e a teatro, ormai da una decina d’anni si è affermato come uno dei volti della tv familiare, artista di punta del gruppo Warner Bros Discovery anche con la sua conduzione mai sopra le righe di Primo appuntamento ed ora di un nuovo programma dedicato ai bambini. Tra un mese, inoltre, ci sarà il suo ritorno in Rai alla guida del game culinario Cook40, nel mezzogiorno del sabato di Rai2. Intanto, però, inizia la bella avventura per i più piccoli di Toy inventor -Inventori in gioco (è realizzato da Casta Diva in collaborazione con Discovery Media Brand Solution per Warner Bros. Discovery), dal 29 ottobre ogni domenica alle 15.30 sul canale 31. Ventotto inventori di giocattoli si sfideranno nelle cinque puntate giudicati da una giuria di 4 bambini under 10 anni, Giovanni, Sveva, Karim e Veronica, e da alcuni esperti del settore. Il vincitore, infatti, avrà la possibilità di produrre il suo balocco e metterlo in vendita in tutti i negozi d’Italia, grazie alla collaborazione con Giochi Preziosi.

Flavio Montrucchio, lei come papà di due figli, una di 15 e l’altro di 8 anni, ci saprà fare con i bambini…

Direi che sono allenato. Si tratta di un format australiano, dove alcuni inventori di giocattoli sottopongono a una giuria formata da 4 piccole pesti, under 10, i loro giocattoli. I commenti dei bambini sono esilaranti, mentre si vede la soddisfazione degli inventori nel percepire l’interesse dei bambini che danno un riscontro sincero e immediato. Io faccio il classico conduttore che dà voce agli inventori e cerca di gestire la situazione, altrimenti scoppia il caos totale (ride). L’esperienza di papà aiuta: sono un padre molto presente, ho il record nazionale di pannolino, ho un ruolo molto attivo, e conosco bene le sfaccettature dei bambini in questa fase di età. Anche se tra vita reale e tv c’è differenza.

Quali sono i gusti dei bambini di oggi, che paiono solo presi dal digitale?

Sono stato piacevolmente sorpreso che questi giocatoli fossero quasi tutti analogici, ed è anche un tentativo di riportare i bambini in una situazione ludica concreta, di allontanarli dalla bidimensionalità dello schermo o delle playstation. L’esperimento è riuscito, i bambini erano molto interessati e giocavano.

Lei ha una famiglia solida, ha appena festeggiato 20 anni di matrimonio con Alessia Mancini ed ha postato sui social la benedizione ricevuta dai suoi genitori per i 50 anni di matrimonio.

Sono valori in cui credo, sono una persona attaccata alle sue radici geografiche in Piemonte, fra Torino e l’astigiano. Sono cresciuto con l’esempio dei miei nonni che sono stati insieme tutta la vita, come i miei genitori che, nonostante anche i periodi bui, hanno festeggiato poco fa 50 anni di matrimonio. Mi piacerebbe seguire questo esempio: con Alessia intanto siamo arrivati ai 20 anni. Certo, se una situazione è inconciliabile meglio separarsi, ma oggi tante barche vanno in dismessa per piccole falle.

Questi valori le derivano anche dalla fede?

Io sono molto credente, ho studiato da bambino in una scuola retta da frati, frequento la chiesa e l’oratorio, faccio il volontario per la distribuzione di medicinali: credo che l’aiuto del prossimo arricchisca. Mio figlio frequenta l’oratorio perché penso che lì trovi cose che altrove non ci sono più, è un contesto che si regge ancora sulla familiarità e su valori sani che si stanno perdendo. L’oratorio è così bello che dovrebbe essere frequentato anche dai non credenti.

In molti le riconoscono di essere un conduttore portato per una tv educata e discreta. Cosa non scontata per un programma destinato alla ricerca dell’anima gemella come Primo appuntamento.

La tv educata è la più rivoluzionaria oggi. Sto diventando una mosca bianca: penso che la tv, a differenza di altri mezzi di comunicazione come i social, necessiti ancora di formalità ed educazione. C’è stata una certa deriva a un certo punto, ma mi pare che ora sia tornato un desiderio di normalità. Primo appuntamento, in onda tutti i martedì su Real Time, penso abbia successo perché ha evitato il trash e mantenuto un equilibrio nel mostrare la realtà delle persone alla ricerca di un amore. Si va dai toni delicati a quelli romantici o brillanti, dalla leggerezza al contenuto di spessore. Cerco alternare le sfumature, io di mio non porterei mai contenuti lontani da quello che sono. Abbiamo avuto tre matrimoni e da noi si sono incontrati anche ragazzi down: sono quelli a cui rivolgo una attenzione in più, sono persone speciali in una situazione delicata come quella tv ed io da padrone di casa cerco di farli sentire a loro agio.

Perché ha deciso di lasciare la carriera di attore per quella di conduttore?

Io spesso ho cambiato mestiere, da ragazza ho studiato Scienze politiche, lavoravo in banca e facevo il barista come secondo lavoro. Lo studio e la preparazione sono la prima forma di autotutela, se vuoi fare l’attore, così mi ero impegnato ed ho avuto grandi soddisfazioni: oltre al successo di Centovetrine, interpretare la fiction Fidati di me accanto a Virna Lisi, o essere il protagonista di musical come Grease per Saverio Marconi o di Aladdin dei Pooh. Dopo tanti anni come attore, ho avuto una virata dettata da un mio stimolo personal: se non si trova la passione, allora cambia. Così da dieci anni sono diventato conduttore tv. Un percorso più difficile perché non te lo insegna nessuno e va costruito sul campo. Inoltre le possibilità per i conduttori giovani sono molto poche. Ma oggi sono molto soddisfatto.

Tantoché tra un mese tornerà in Rai con un nuovo impegno, il game culinario Cook40 su Rai2.

Si, sono molto contento di questa occasione che arriva, secondo me, nel momento giusto. Ci sarà tempo e modo di parlarne. E’ un nuovo inizio, ma anche un ritorno al futuro, in Rai ho avuto le mie prime esperienze da conduttore. Per me è un onore esserci, e spero di fare bene.

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