lunedì 23 maggio 2022
Undici anni. Tanto hanno dovuto aspettare i tifosi del Milan prima di tornare a festeggiare uno scudetto, il 19esimo della propria storia. E ora qualche rifinitura all'attacco...
L'esultanza dell'allenatore Stefano Pioli ala vittoria del suo Milan

L'esultanza dell'allenatore Stefano Pioli ala vittoria del suo Milan - Ansa

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Undici anni. Tanto hanno dovuto aspettare i tifosi del Milan prima di tornare a festeggiare uno scudetto, il 19esimo della propria storia. Un trionfo meritato quanto non pronosticato, perché i rossoneri non sono mai stati dati per favoriti. E invece giornata dopo giornata, al termine di un testa a testa vibrante e appassionato fino agli ultimi novanta minuti, il Milan ha scucito lo scudetto dalla maglie ai “cugini” interisti, i più accreditati per la conquista del campionato e della seconda stella (il ventesimo titolo).

L’Inter deve accontentarsi di un secondo posto (a soli due punti) che lascia un po’ di amaro in bocca per qualche battuta a vuoto nel corso della stagione.

Mentre sull’altra sponda del Naviglio è incontenibile l’entusiasmo per una squadra giovane ed ambiziosa magistralmente diretta in campo da Pioli e assistita da un dirigente competente come Paolo Maldini.

Maignan, Tomori, Theo Hernandez e Tonali sono state le colonne di una squadra che ha trovato in Leao un campione straripante che adesso non sarà facile trattenere. Braccio terminale implacabile nell’ultima vittoria in casa del Sassuolo è stato Olivier Giroud, autore di una doppietta che ha spianato lo scudetto. Ma sui tre gol c’è l’assist del migliore in campo, Leao.

Ora ci vorrà qualcosa in più, in particolare in attacco, per disputare una Champions da protagonista.

Incombe l’ennesima svolta societaria. Sembra alle battute finali la trattativa con RedBird per il passaggio delle quote di maggioranza da Elliott (il fondo Usa che mette in bacheca uno scudetto dopo soli 4 anni) al gruppo ancora statunitense di Gerry Cardinale.

Ma oggi è il tempo in casa rossonera di godersi un successo atteso per troppo tempo. Un tripudio che continua dopo i festeggiamenti fino a notte fonda domenica, con oltre 50 mila persone che hanno preso parte ai cortei e caroselli di auto prima in piazza Duomo poi verso Casa Milan, dove i tifosi hanno atteso il rientro della squadra in pullman attorno a mezzanotte.

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