martedì 17 dicembre 2019
Il 19 dicembre torna il talent di cucina con Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli Maggiore attenzione a ecologia e sociale: gli alimenti non utilizzati donati all'Opera Cardinal Ferrari onlus.
Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri, i tre giudici stellati di "Masterchef 9"

Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri, i tre giudici stellati di "Masterchef 9"

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Cuochi stellati sì, ma con i piedi per terra. Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, i tre giudici stellati di MasterChef tornano col talent dietro i fornelli di Sky Uno prodotto da Endemol Shine Italia, per la nona volta, ma con una consapevolezza ecologica e umana sempre maggiore. L'appuntamento è a partire dal 19 dicembre alle 21.15 su Sky Uno e su Now Tv, mentre dal 27 dicembre alle 19.50 andrà in onda la striscia quotidiana. Oltre a un meccanismo di selezione rinnovato, che promette di alzare la tensione nella selezione degli aspiranti chef, lo show quest'anno calcherà ancora di più sul messaggio ecologico e su quello antispreco. «La cultura italiana della cucina è cambiata e si è evoluta in questi anni, ma in un periodo di crisi come quello attuale noi abbiamo la visibilità per mandare un messaggio importante» dicono i tre chef.

MasterChef infatti sceglie di dire no alla plastica, di promuovere il consumo consapevole ed ecosostenibile e di non sprecare risorse alimentari. Tanto che nell'ultima edizione si è arrivati ad un riduzione di plastica pari al -75% e 800 kg in meno rispetto alle precedenti.

La gran parte degli alimenti non impiegati per le prove, inoltre, è stata donata all’Opera Cardinal Ferrari Onlus di Milano. Il programma si è avvalso della preziosa collaborazione di Last Minute Market, la società spin-off dell'Università di Bologna impegnata sul fronte della riduzione degli sprechi e della prevenzione dei rifiuti da oltre 10 anni. «Nel pogramma tutti i piatti, posate e bicchieri sono riciclabili. Inoltre abbiamo diminuito la quantità di cibo e invitiamo sempre i concorrenti a non sprecarlo - aggiunge lo chef Giorgio Locatelli -. Lo chef moderno deve passare un messaggio: che non è possibile sprecare il 60% del cibo in circolazione. Non è giusto soprattutto pensando alle tante persone in difficoltà oggi».

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