mercoledì 28 settembre 2022
Fa centro "Ama il prossimo tuo come te stesso" esordio da solo del leader degli Afterhours. Colpiscono l'inno contro la guerra "Severodonetsk" e "Milano con la peste" sul lockdown
Manuel Agnelli, leader degli Afterhours, pubblica il suo primo album solista "Ama il prossimo tuo come te stesso"

Manuel Agnelli, leader degli Afterhours, pubblica il suo primo album solista "Ama il prossimo tuo come te stesso"

COMMENTA E CONDIVIDI

Ama il prossimo tuo come te stesso. E' un titolo manifesto significativo e dai contenuti di alta qualità musicale il primo album solista di Manuel Agnelli, il leader degli Afterhours che dopo 30 anni di carriera si lancia in una nuova avventura solitaria. Che non sarà l'ultima, ha spiegato oggi alla stampa a Milano.
Ama il prossimo tuo come te stesso, che uscirà venerdì 30 settembre, è un progetto con una forte personalità e una proposta molto variegata e con caratteristiche nuove rispetto al tipico sound degli Afterhours: le fondamenta sono ovviamente rock con una musica che passa dal progressive al pop, dalle ballate struggenti ai graffi di critica sociale.. L'album è stato presentato oggi a Milano nel corso di un incontro-evento, che si è concluso con una performance live e che ha visto Marco Giallini, antico sodale di Agnelli, nel ruolo di spalla e intervistatore.
«Per questo album il punto di partenza è stato il pianoforte, d’altra parte io sono un pianista che suona la chitarra – racconta Agnelli – il pericolo di quando lavori sullo schema piano e voce è di risultare pesante o peggio ancora lacrimoso. Per questo ho cominciato a inserire elementi ritmici, soprattutto ho messo in pratica un'idea che coltivavo da tempo e cioè suonare con il pianoforte i riff che di solito affido alla chitarra».

La gestazione di Ama il prossimo tuo come te stesso è cominciata durante il lockdown. «A causa della pandemia avevo a disposizione tempi lunghissimi e così ho ricominciato a fare il mio lavoro come quando ero ragazzo, cioè facendo musica per la musica – racconta –. Quando ho iniziato a scrivere ho fatto di necessità virtù e ho usato gli oggetti che trovavo in casa, pentole, scatole, catene, perfino il sacco da boxe. Su questi elementi ho costruito la ritmica che ha richiesto un lavoro di composizione visto che io non sono un batterista. La natura tribale di queste ritmiche nasce da qui, ma credo che la cosa interessante sia che questo tribalismo ritmico è inserito sotto un abito melodico. Ho lavorato e suonato in solitudine e ho anche capito che è stata la musica a suggerirmi di andare da solo e così ho ritrovato la libertà di scrivere senza gabbie. E credo che la musica mi abbia premiato proprio per la libertà che mi sono concesso».

Ama il prossimo tuo è un album essenziale e potente che offre 10 tracce che sono una lezione di solidità musicale per molti giovani cantanti e trapper. Si parte dalla dolcezza del singolo Signorina mani avanti», il rock orecchiabile de La sposa sulla torta, il sound acido con parole dure di Proci e quattro ballad, (Milano con la peste» che uscirà come nuovo singolo, Tra mille anni mille anni fa, Ama il prossimo tuo come te stesso e Pam Pum Pam, un titolo marinettiano che «mi è stato suggerito da mia figlia») che con la loro enfasi lirica mettono in luce la forza vocale di Manuel Agnelli.
Colpiscono l'inno contro la guerra Severodonetsk che riecheggia con la potenza degli Who, l'acida Guerra e pop corn che ammonisce «si vedrà quando toccherà a noi», le atmosfere cupe di La profondità degli abissi (premiata con il David di Donatello e il Nastro d’argento).

In particolare Milano con la peste, «parla di una relazione vissuta in una città resa surreale dal covid e dal lockdown, dove le persone girano con i volti coperti dalle mascherine che però lasciano scoperti gli occhi, la loro parte più vera. Nel primo periodo del lockdown -ricorda- la gente aveva preso coscienza delle cose importanti della vita. Purtroppo, poi, non è più stato così. Questa è una canzone sulla speranza che si possa cambiare».

Inevitabile un riferimento agli Afterhours: «quando hai a che fare con un gruppo di talenti ti ci devi misurare e questo non sempre è un vantaggio». In ultimo una riflessione sui testi: «La vera sorpresa è scoprire che dopo tanti anni ci sono ancora miniere d’oro cui attingere. Ho difeso l’essenzialità, il suono delle parole. E poi ho superato il mio ritegno ad usare la parola amore: ci ho pensato molto dopo aver messo in croce il mondo contro l’abuso di questa parola».

Manuel Agnelli, che a partire da domenica prossima condurrà un suo programma su Radio24, sarà in tour a dicembre: il tre al Demodè Club di Bari, il quattro al Duel Club di Napoli, il sette al CS Rivolta di Marghera (VE), l’8 al Viper Theatre di Firenze, l’11 all’Alcatraz di Milano, il 14 all’Orion di Roma, il 16 al Vox di Nonantola (MO), il 17 al Mamamia di Senigallia.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: