lunedì 2 agosto 2021
Successo per la kermesse guidata dal maestro Gianluca Marcianò. Fra le star della classica trascina il maestro Daniele Rustioni con Prokofiev
Il maestro Daniele Rustioni al Lerici Music Festival

Il maestro Daniele Rustioni al Lerici Music Festival - Fabio Gianardi

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«Siamo sodisfatti del grande successo di pubblico per il Lerici Music Festival. Abbiamo dato una dimostrazione che non solo siamo in grado di resistere, ma di alzare l’asticella e dare un segnale forte di vera ripartenza». Così il maestro Gianluca Marcianò introduce l’ultima settimana del festival da lui diretto, che dal 16 luglio ha portato nel Golfo dei poeti le più grandi star della classica, dalle violiniste Anna Tifu e Francesca Dego a Mario Stefano Pietrodarchi sino al soprano Carmen Giannatasio, con ben 6 concerti sinfonici e 24 cameristici. Significativo il titolo della kermesse di quest’anno di ispirazione dantesca: “L’amor che move il sole e l’altre stelle”.

Il maestro, forte di una lunga esperienza internazionale, ha fato nascere cinque anni fa nella sua cittadina natale questo festival, da cui è nata l’omonima fondazione, come ponte di dialogo fra culture, particolarmente attento alla formazione dei giovani.

Vincente anche la scelta delle nuove prestigiose sedi per i concerti: Villa Marigola, edificio storico risalente alla seconda metà del XIII secolo, costruito sulla sommità del promontorio che separa le due insenature di Lerici e San Terenzo, e il Parco Shelley, parco pubblico adiacente alla villa che fu residenza del poeta inglese Percy Bysshe Shelley.

La settimana conclusiva del Lerici Music Festival è partita ieri con un trascinante concerto che ha visto alla guida del corposo ensemble Lerici Music Orchestra, ben 65 giovani musicisti provenienti da tutto il mondo, il maestro Marcianò e il maestro Daniele Rustioni. Marcianò ha diretto il Concerto doppio per clarinetto, viola e orchestra in mi minore op.88 di Max Bruch e l’intensa nuova composizione di Alexey Shor, compositore residente a Lerici, Phantasm per violino e orchestra con la virtuosa violinista kazaka Karmenova Meruert. Daniele Rustioni ha presentato la nuova composizione di Marco Betta Città azzurra per fagotto e orchestra e ha trascinato con una selezione dalla Suite n.1 e n.2 dal balletto Romeo e Giulietta di Prokofiev.

«Ho cominciato ad avere esperienze anche io di organizzazione di festival e so quai sono le difficoltà – dice Rustioni, nuovo direttore artistico dell’Orchestra della Toscana -. Mi interessa molto la storia che ha avuto questo festival, nato dal nulla ma capace, grazie alla determinazione dell’amico Gianluca Marcianò, di portare in questo luogo meraviglioso e ricco di storia artisti importanti. Conosco anche il direttore organizzativo, Maurizio Roi, già sovrintendente al Carlo Felice di Genova e ammetto che ci vuole tanto coraggio per fare operazioni di questo tipo, specie in questo periodo. Da qui nasce anche una nuova collaborazione con il Gravedona Chamber Music festival che mia moglie, la violinista Francesca Dego, sta organizzando da tre anni sul Lago di Como. E’ interessante che i festival si parlino e coproducano».

Domani sera in programma a Villa Marigola La tragica di Schubert e Il carnevale degli animali” di Saint-Saens dirette dal maestro Marcianò come pure il gran finale del 7 agosto con il concerto di Opera for Peace al parco Shelley alla guida della Lerici Festival Orchestra col tenore René Barbera, il mezzosoprano Caterina piva e il baritono Chuma Sijeqa. Il 4 e il 5 agosto, due serate speciali dedicate al repertorio del sassofono con i più importanti artisti del settore.

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