mercoledì 9 gennaio 2019
La musica del compositore americano, di cui l'anno scorso è stato celebrato in tutto il mondo il centenario della nascita, è stata la più eseguita nel mondo dopo quella di Mozart e Beethoven
Leonard Bernstein (1918-1990), compositore e direttore d'orchestra statunitense

Leonard Bernstein (1918-1990), compositore e direttore d'orchestra statunitense

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Il 2018 è stato un anno da record per Leonard Bernstein. Il compositore e direttore d'orchestra americano ha visto celebrato al meglio il centenario della nascita, dato che è stato il terzo autore più eseguito nel mondo: meglio di lui hanno fatto soltanto Mozart e Beethoven. Un risultato ancora più eclatante se si considera che dietro di lui si sono "piazzati" nell'ordine Bach, Brahms, Schubert, Čajkovskij, Debussy, Schumann e Haendel.

Lo hanno rilevato le statistiche del sito Bachtrack, che raccoglie 33.578 performance tra concerti, opere e balletti in tutto il mondo. Una bella rivincita per l'autore di West Side Story, il cui lavoro come compositore è stato contestato in vita dai leoni modernisti perché giudicato troppo accondiscendente verso il pubblico e verso la contaminazione: qualità invece che si sono rivelate sul lungo periodo vincenti, anche in virtù di una poetica coerente sotto l'apparente eclettismo e che combina la gioia della musica con la capacità di fare emergere le criticità e le contraddizioni dell'epoca.

Un'ascesa vertiginosa, quella di Bernstein: nel 2016 si era piazzato al 46° posto tra i compositori più eseguiti, e nel 2017 al 27°. Decisive le esecuzioni nelle sale di tutto il mondo di capolavori come Candide (il titolo è stato l'undicesima opera più rappresentata), Chichester Psalms e naturalmente West Side Story (soprattutto la suite di danze tratte dal musical, perfetta per un concerto) ma anche il recupero di lavori sinfonici meno frequentati. Tra l'altro Lenny condivideva il centenario con un gigante come Claude Debussy (morto nel 1918): il francese, arrivato ottavo nel particolarissimo ranking, era stato 16° nel 2016 e 12° nel 2017.

Implausibile che la musica di Bernstein riesca nella stessa impresa l'anno prossimo. Come osserva Bachtrack, la famiglia attraverso la Bernstein Foundation è stata particolarmente attiva nel supportare le iniziative. Ma appare ormai probabile che i suoi lavori si siano ritagliati uno spazio nuovo all'interno dei programmi da concerto e nelle preferenze del pubblico.






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