giovedì 24 gennaio 2019
L'orchestra oggi suona nel teatro del Piermarini: «Una nuova sala per la sinfonica è necessaria. E sarebbe un nuovo tassello al grande rinnovamento urbanistico che Milano sta vivendo in questi anni».
La Filarmonica della Scala. Sul podio, RIccardo Chailly

La Filarmonica della Scala. Sul podio, RIccardo Chailly

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«Milano ha bisogno di una sala da concerto per il repertorio sinfonico degna della città». A lanciare la proposta è la Filarmonica della Scala, che suggerisce di intitolare il nuovo auditorium a Claudio Abbado, il fondatore dell'orchestra con i musicisti della Scala nel 1982.

Attualmente la Filarmonica propone la sua stagione all'interno del teatro del Piermarini. «Milano è un centro culturale e musicale importante, merita un luogo per la musica sinfonica pari a quelli delle città che ci ospitano e che aggiunga anche un nuovo tassello al grande rinnovamento urbanistico che la città vive in questi anni» hanno spiegato Renato Duca e Damiano Cottalasso, professori d'orchestra e rispettivamente vicepresidente e coordinatore artistico della Filarmonica della Scala.

A Milano esiste già un auditorium per la musica sinfonica, con acustica eccellente, quello di Largo Mahler. Di media capienza, ospita l'attività dell'Orchestra Giuseppe Verdi, che ne è anche proprietaria. In Europa sono diverse le grandi sale da concerto realizzate negli ultimi anni (la Philharmonie di Parigi, la Elbphilarmonie ad Amburgo, Londra ne ha annunciata una nuova proprio in questi giorni, dopo un lungo dibattito); in Italia la sola nuova grande struttura pensata come auditorium puro è il Parco della Musica a Roma, mentre sono spazi pensati per l'opera e adattabili a concerti l'Arcimboldi o il nuovo Teatro del Maggio Musicale Fiorentino


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