venerdì 13 maggio 2016
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E C’È PURE LO STAND DEGLI ATEI Non proprio centrale. Anzi, abbastanza defilato. Ma al Salone lo stand degli atei c’è. La casa editrice si chiama Nessun Dogma, con una perentorietà a sua volta abbastanza dogmatica. A promuoverla è l’Uaar, l’Unione atei e agnostici razionalisti, e a premiarla è stata, nel marzo scorso, la Direzione generale Biblioteche e Istituti culturali del Mibact, che a quanto pare ha particolarmente apprezzato «l’alto livello qualitativo delle traduzioni, all’insegna della diffusione in Italia della cultura laica» (il manuale della “mamma agnostica” Deborah Mitchell, tanto per dire, o il possibilista Dio probabilmente non esiste dello svedese Patrik Lindenfors). Tra le novità di richiamo c’è anche un saggio dell’ex segretario dell’Uaar, Raffale Carcano, che firma Le scelte di vita di chi pensa di averne una sola. Il che – se si esclude la prospettiva della reincarnazione – è esattamente quello che pensano anche i credenti. (A. Zacc.)
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