domenica 10 luglio 2022
Esce con l’etichetta La Gloria l’album “Che magnifico nome”: le hit della storica band australiana Hillsong United tradotte e adattate dal leader dei The Sun Lorenzi e cantate da dieci nostri artisti
Il leader e cantante dei The Sun Francesco Lorenzo, co-fondatore dell'etichetta La Gloria e ideatore del progetto discografico “Che magnifico nome”

Il leader e cantante dei The Sun Francesco Lorenzo, co-fondatore dell'etichetta La Gloria e ideatore del progetto discografico “Che magnifico nome”

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Dopo aver fondato insieme all’avvocato bolognese Andrea Marco Ricci l’etichetta La Gloria (con la missiondi far volare nell’airplay discografico italiano anche la musica cristianamente ispirata), il cantante e leader dei The Sun Francesco Lorenzi ha appena raccolto il frutto più pregiato di questa “gloriosa” operazione. È uscito venerdì l’album Che magnifico nome, una raccolta di hit degli Hillsong United tradotti in italiano, adattati e prodotti da Lorenzi. A lui un anno fa il celebre gruppo rock australiano (25 anni di carriera, 16 album pubblicati e oltre 18 milioni di follower sui social) aveva chiesto di diventare il loro braccio destro in Italia vista la venticinquennale carriera dei The Sun, ex punk band protagonista 15 anni fa di una vera e propria conversione esistenziale e musicale.

Così Lorenzi ha chiamato a raccolta altri nove “colleghi”, ha pescato nel repertorio degli Hillsong United e ha dato alle stampe Che magnifico nome, titolo del progetto nonché di uno dei brani più famosi della band australiana, What a beautiful name. «Era la grande occasione per concretizzare ciò che avevo sentito dire per anni da moltissime persone – spiega Lorenzi –. Mettere insieme i talenti, fare rete, dare risalto alla qualità umana e artistica di musicisti che spesso nel nostro sistema discografico non trovano adeguati spazi o supporti. Quale migliore occasione di un disco fatto di tredici brani che sono i pilastri della christian music mondiale, per unire e cantare a una sola voce la nostra fede?».

Detto, fatto. Alla chiamata hanno risposto alcune delle voci più note del nostro panorama pop/rock cristiano. «Siamo felici di aver accettato la proposta di Francesco. Il nostro contributo è una piccola goccia in un progetto che ha un sapore internazionale – dicono i Reale, che con La Gloria hanno appena pubblicato in quattro lingue il nuovo singolo Parole e silenzi –. Noi ultimamente stiamo lavorando molto con l’estero e vediamo quanto è importante che la nostra vecchia Italia si metta al passo coi tempi anche nell’evangelizzazione. È bello che la professionalità degli artisti che fanno christian music in Italia venga riconosciuta da una delle realtà internazionali che ha fatto la storia di questo genere e che ha numeri che tappano la bocca a qualunque giudizio».

Un sentimento che accomuna tutti i dieci artisti coinvolti, a partire dalla cantautrice Ilaria Della Bidia che nell’album canta ben tre brani della band australiana. «In particolare interpretare Che magnifico nome– spiega – è stato per me un vero bacio dal cielo perché solo il Signore conosce la grande emozione che provai quando per la prima volta anni fa ascoltai proprio questa canzone in volo dagli Stati Uniti e subito volli conoscere di gli Hillsong e scoprire così il bellissimo mondo della christian music». Un’altra hit mondiale è invece interpretata da Dario Urbano, cantautore e membro della Comunità Nuovi Orizzonti fondata da Chiara Amirante. «Cantare la versione italiana di Cornersone – confessa –, pubblicata nel 2012, è stata una vera e propria esperienza di musica e fede che si fanno tutt’uno».

«Per tanti anni siamo stati sommersi di traduzioni mai ufficializzate e in tanti momenti si era pensato di lanciare qualcosa di concreto in italiano degli Hillsong – sottolinea il cantautore Angelo Maugeri –. Sono dunque onorato e felice di essere la voce italiana di O Praise The Name(“ Sia lode al Nome”), un brano che mi ha accompagnato in questi anni della mia vita». E se Debora Vezzani (che canta Re dei Re) vede questo progetto «come una manifestazione del modo di essere e di operare di Dio, perché diverse sensibilità e diversi carismi e cammini si sono fusi in una solida comunione», Marco Maccarelli (del Laboratorio del suono dell’Arsenale della pace del Sermig) spiega come, delle due canzoni che interpreta, Saldo in Te «è un brano che mi è tornato in mente in continuazione negli ultimi quattro mesi di missione tra Romania e Ucraina, per la distribuzione degli aiuti coordinata dal Sermig. Quanta gente incontrata, quanti occhi che gridavano nel loro silenzio».

Oltre ai Reale e ai The Sun (che chiudono l’album con la celebre I surrender, nella versione italiana “Io mi arrendo”), l’altro gruppo presente è quello tutto al femminile dei focolarini Genverde che cantano You’ll come(“ Verrai”), «un brano che esprime un grande senso di fiducia nell’amore di Dio – sottolineano –. In questi tempi difficili, di fronte alle sfide della pandemia, alle guerre e alle varie gravi crisi che l’umanità affronta oggi, il testo di questo brano è sembrato molto attuale. Un richiamo a continuare a credere con tenacia che Dio agisce nella nostra storia».

E mentre la cantante Lidia Schillaci afferma che «cantare Oceani, lavorare al riadattamento del testo in italiano, è stato come immergersi nel mistero che solo la musica e la fede ti può dare», il cantautore residente a Londra Luca Fiore ( Questo io credoè il brano che interpreta) osserva: «In Italia la musica contemporanea che potremmo definire “spirituale” è stata spesso distante da quella anglosassone per quanto riguarda produzione, sonorità e numeri. Penso che questo progetto sia un passo importante per far conoscere al pubblico italiano realtà musicali affermate come gli Hillsong e una splendida opportunità per gli artisti italiani di unirsi e creare opere sempre migliori».

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