giovedì 23 aprile 2009
Magie di Zarate e Kolarov. Del Piero subentra e rende meno amaro il ko della Juve che in 4 giorni dice addio a scudetto e Coppa Italia.
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Clamoroso all’Olimpico: la Lazio vince 2-1, convince e si qualifica per la finale di Roma del 13 maggio; la Ju­ventus perde partita e faccia, e saluta (anche) la Coppa Italia. Dopo il 2-1 per i biancocelesti dell’andata, ci si aspettava una partita arrembante da parte dei bianconeri. Così non è stato. La grinta e la determinazione so­no rimaste promesse della vigi­lia. Anche quest’anno “zero tito­li”, come direbbe il grande ne­mico Mourinho. Claudio Ranie­ri aveva posto l’obiettivo di «mi­gliorarsi » rispetto all’annata pre­cedente. Ma di questo passo, la Juve finirebbe proprio come l’anno scorso, quello del ritorno in A. Stavolta però il 3° posto non può essere venduto come un risulta­to soddisfacente. Già durante la partita di ieri sera, dagli spalti si sono levati cori contro la diri­genza. I tifosi bianconeri hanno già perso la pazienza e temono di dover aspettare troppo per tornare a gioire come ai tempi belli. Conte alle porte? La conte­stazione non ha colpito Ranieri, anche se la scelta di lasciare in panchina nella partita decisiva Camoranesi, Del Piero e Nedved sembra inspiegabile. Tant’è ve­ro che nel secondo tempo, con la Juve già colpita al 46’ da Zarate in versionde “Pinturicchio” (stop e tiro a giro dal limite dell’area sul palo lontano), Ranieri è tor­nato sui suoi passi. Dentro i tre vecchi, fuori Marchionni (in­guardabile), Giovinco (deluden­te) e Iaquinta (non pervenuto). E la Juve è partita decisamente me­glio nella seconda frazione. Più decisa, più motivata, arremban­te. Fino alla doccia gelata del gol di Kolarov (52’): un tiro da fuori area deviato da Grygera che ha beffato Buffon, fuori posizione. Pratica qualificazione archivia­ta per la Lazio, la Signora ha pro­vato a salvare almeno l’onore. La missione è riuscita a capitan Del Piero, che al 64’ ha firmato 1­2 finale con un bel destro a po­chi passi da Muslera. Sfortunato invece Nedved, che ha stampa­to il pallone sul palo dopo una bella incornata, su cross di Ca­moranesi chepoi si è fatto espel­lere. La Juve ha così chiuso in die­ci, umiliata e sconfitta da una La­zio che ha meritato la finale, che giocherà in casa (a Roma il 13 maggio) contro Inter o Sampdo­ria. Delio Rossi si gode l’impre­sa. Ranieri si prepara all’inevita­bile processo.
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