lunedì 7 maggio 2012
Una grande festa ha accompagnato la Juve nella conquista del suo scudetto numero 28. Grazie alla vittoria sul Cagliari e alla sconfitta del Milan nel derby contro l'Inter. Marotta: «È lo scudetto numero 30». Conte: «Per me è il numero 1 da allenatore». Del Piero: «Questa serata mi ripaga del 2006».
Scudetto: più che una vittoria, un'impresa di Riccardo Maccioni
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Esplode con un urlo nella centrale piazza San Carlo la gioia di Torino per lo scudetto Juve: "I campioni siamo noi", gridano al triplice fischio dell'arbitro un paio di centinaia di tifosi che hanno visto la partita dai monitor dei pullman delle televisioni, ma la festa arriva subito e nel giro di qualche minuto una fiumana bianconera blocca le strade e le piazze del centro città.

La centralissima piazza ribolle di trentamila-quarantimila persone; bandiere e magliette bianconere sono dappertutto. Slogan, cori, sirene, fumogeni bianco-rossi-verdi e canti, caroselli, urla di gioia. La polizia municipale blocca le strade di accesso al centro e non si sa quante persone potrebbero ancora riversarsi in centro per una notte attesa da anni.

La Juventus conquista lo scudetto 2011-2012 con una giornata d'anticipo sulla fine del campionato. I bianconeri hanno vinto 2-0 a Trieste col Cagliari, e sono a +4 punti sul Milan che ha perso il derby con l'Inter 4-2.

"Che scudetto è? Per me il numero uno, il primo che vinco da allenatore". Così Antonio Conte, tecnico della Juve campione d'Italia, ha commentato ai microfoni di Sky dopo la vittoria sul Cagliari. "Sono sensazioni fantastiche - ha aggiunto - siamo veramente contenti, merito dei ragazzi ma onore anche ai vinti: il Milan è stato un avversario fortissimo. A -1 ho capito che la mia squadra aveva ancora birra, mentre loro erano un po' stanchi. Finire il campionato imbattuti sarebbe qualcosa di storico" "Questa serata mi ripaga di tante cose. A cominciare da quel che è successo nel 2006". Lo ha detto Alessandro Del Piero, dopo scudetto. "E' un epilogo strano - ha detto a Sky, parlando del suo addio al bianconero - Ma lo vivo con gioia: dopo la B stasera ha un sapore speciale. E' una bella storia, e sono contento di farne parte". "Oggi festeggiamo uno scudetto che tutti abbiamo meritato e io sono felice di aver dato il mio contributo - ha detto ancora Del Piero a Sky -. Io comincio ogni anno per vincere, a volte non capita, ma quello che è successo oggi mi ripaga di tanti anni, a cominciare dal 2006. Fra 15 giorni abbiamo un'altra partita he vogliamo vincere (la finale di Coppa Italia n.d.r.)". Ma come ha vissuto Del Piero questa che è anche la stagione dell'addio alla Juve? "La mia storia l'ho vissuta benissimo con grande entusiasmo e felicità - risponde -, ed è un epilogo strano. Da parte mia c'é la volontà di sorridere e basta. Per il resto ci sarà modo e tempo di parlarne. E' anche per l'anno vissuto in B che questo scudetto ha ancora più valore. Esulterò in maniera totale perché ogni vittoria ha un sapore speciale"."E' lo scudetto numero 30, assolutamente. Lo abbiamo scritto anche sull'etichetta delle bottiglie, perché 30 sono quelli che abbiamo vinto". Lo ha detto il direttore generale della Juventus Giuseppe Marotta, intervistato da Sky. "'C'é stato un lavoro molto difficile di tutta la società - ha detto ancora Marotta -, dal presidente Agnelli, a Paratici e Nedved, ma ce lo siamo strameritato. Il nostro valore aggiunto è Conte. Come società abbiamo iniziato un percorso lo scorso anno e in questa stagione abbiamo meritato il tricolore. Abbiamo cominciato a crederci quando abbiamo visto che stava migliorando il livello delle nostre prestazioni". Poi Marotta vuole fare un complimento particolare: "E' soprattutto il titolo di Antonio Conte, la squadra ha risposto in pieno alle indicazioni dell'allenatore". "Del Piero? - conclude il d.g. juventino - Alessandro stava gioendo con noi e non voglio pensare ad altro"
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