venerdì 19 novembre 2021
Al via il 2 luglio da Lignano Sabbiadoro l'evento che toccherà 12 spiagge italiane. «Preoccupato? Sono fiducioso, sarà un inno alla vita». A dicembre in arrivo 7 inediti. «Sanremo? No comment»
Jovanotti, 55 anni, oggi ha presentato a Milano il Jova Beach Party 2022

Jovanotti, 55 anni, oggi ha presentato a Milano il Jova Beach Party 2022 - foto di Elena Di Vincenzo

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«Il Jova Beach Party è la cosa che mi assomiglia di più. Quindi ripartiamo da qui». È un fiume in piena Jovanotti, 55 anni e non sentirli, che ha presento oggi a Milano il suo ritorno in pista col Jova Beach Party 2 in cui c’è di tutto e di più: ambientalismo, speranza, musica, nuove canzoni in arrivo e l’ombra della pandemia da sconfiggere. Perché Lorenzo Cherubini da sempre pensa positivo e mentre i dati della risalita del contagio allarmano, lui già guarda oltre, alla ripartenza una volta superata la quarta ondata.

La sfida è imponente e i rischi non mancano. Perché se nel 2019 il suo Jova Beach Party era riuscito a portare sulle spiagge italiane ben 600mila spettatori di tutte le età, 63 artisti e ben 1000 persone di staff, replicare l’esperienza nell’era della pandemia è una vera scommessa. «Preoccupato? Come tutti, ma sono fiducioso – aggiunge –. I dati ci dicono che in primavera saremo in grado di tornare a fare concerti all’aperto. Al Jova Beach Party 2022 non ci sarà l’obbligo di mascherina e la capienza sarà al 100 per 100. Rispettando ovviamente tutte le leggi che speriamo favoriscano il ritorno completo al lavoro del settore».

Saranno 12 i luoghi italiani coinvolti. Il via dal 2 luglio, data di debutto a Lignano Sabbiadoro, al 10 settembre, quando si chiuderà all’aeroporto di Bresso, provincia di Milano. Due date per ogni località, 50mila spettatori ad eveno, fra cui Marina di Ravenna, Aosta, Albenga, Marina di Cerveteri, Barletta, Fermo, Roccella Jonica, Vasto, Castel Volturno, Viareggio. Questo perché non si tratta solo di un concerto ma di una vera e propria festa tutto il giorno sotto tre palchi, con dj set, ospiti italiani ed internazionali, gruppi sconosciuti e lo stesso Jovanotti che torna a fare il suo primo mestiere, quello di Dj. Le suggestioni musicali di quest’anno arriveranno dal Mediterraneo, ed anche il palcoscenico principale avrà la forma di «un relitto, un veliero passato attraverso la tempesta, ma uscito più bello di prima, realizzato tutto con materiale riciclato».

«Al Jova Beach creeremo un clima per sensibilizzare sul clima – aggiunge Lorenzo –. Inviteremo, come abbiamo fatto, filosofi, scienziati, testimonial. Inoltre saranno totalmente abolite le bottigliette di plastica». Tra i partner, Banco Alimentare che raccoglierà e ridistribuirà il cibo non adoperato. Jovanotti però ci tiene a sottolineare «l’ecologia non è un elemento di promozione, ma un tema fondamentale che mi sta a cuore». L’artista replica così alle critiche ricevute da alcune associazioni ambientaliste. «Le spiagge sono un ambiente delicato: farne un luogo di concerti è sbagliato materialmente e culturalmente» ha fatto sapere ieri la Lipu-BirdLife Italia contraria al nuovo Jova Beach Party. «Io sono un ambientalista, chi mi accusa non tiene conto del mio stile di vita. C’è anche chi fa polemica in cerca di visibilità politica». Chi invece sostiene Jovanotti è Wwf Italia, la cui presidente Donatella Bianchi era oggi al fianco del cantante. L’impegno declinato insieme al Wwf e a Intesa Sanpaolo, con il progetto Ri-Party-Amo, mira a raccogliere 5 milioni di euro per pulire 20 milioni di metri quadri di spiagge, laghi, fiumi e fondali.


«Non capisco la prospettiva, ma ora non pensarci e muoviti seguendo il Boom boom» è il manifesto futurista scacciapensieri del nuovo singolo di Jovanotti uscito ieri per Polidor Universal Il Boom, prodotto da Rick Rubin. Ma questo è solo l’antipasto di una nuova produzione in arrivo dopo il blocco della pandemia. «Non riuscivo non solo a scrivere, ma neanche ad ascoltare musica – racconta Jovanotti –. Quando un anno fa con l’arrivo dei vaccini si è riaperto il cielo, mi è tornato il desiderio di fare musica e mi sono uscite 30 canzoni in maniera istintiva, festosa, celebrativa, per recuperare il senso della vita nel suo aspetto più bello». Idealmente questi brani fanno parte de L’abum del sole, un album che però Jovanotti non ha intenzione di pubblicare. «Io stesso non ascolto più gli album, il supporto fisico non ha più senso A dicembre uscirò quindi con altre 7 nuove canzoni solo in digitale. Ci saranno emozioni forti, molto pop di quello che tira dentro la gente – rivela –. C’è vitalità, voglia di vivere, tantissimo amore, voglia di abbracciarsi e gratitudine, tutti elementi pieni di chiaroscuri».

Infine capitolo Sanremo. «Non rispondo, e mi dispiace perché io preferisco sempre rispondere. Ma su Sanremo non rispondo, non sono abile». Scherza così Jovanotti, rispondendo su una sua eventuale partecipazione al prossimo Festival con gli amici Amadeus e Fiorello. Un non detto che lascia però trapelare una possibilità.

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