sabato 4 agosto 2012
La 20enne di Crevalcore (Bologna) si impone nella specialità della fossa olimpica con 99 centri su 100 (record del mondo): "Ho pensato ai terremotati, non devono mollare mai".  | DIRETTA.
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Il cuore è a Crevalcore, comune del Bolognese straziato dal sisma. Ma la mente, lucidissima, è a Londra. Jessica Rossi non sbaglia un colpo: è lei, nella specialità della fossa olimpica, la migliore delle migliori. La Stefecekova, fuoriclasse slovacca, prova a starle incollata. Scivola di un punto, poi di due. Per rimontare avrebbe bisogno di un errore della campionessa emiliana. Che, a 20 anni, ha già la freddezza di una veterana. Il primo errore - sarà anche l'unico - arriva al 92esimo colpo, quando il record olimpico non è in discussione.
"Papà e mamma vivono sotto la tenda - diceva Jessica solo qualche giorno fa -. Voglio vincere per loro". Lo fa nel migliore dei modi, il giorno in cui, a Crevalcore, la famiglia trova la forza di tornare in casa per accedere la tv.
In pedana c'è anche Alessandra Perilli, di San Marino. Umana, non marziana; ma pur sempre campionessa. Quando Jessica Rossi ha l'oro già al collo, e si prepara a demolire il record olimpico con un brillante 99/100, la romagnola è quarta, a un punto dal podio. Prova a recuperare, ce la fa, poi scivola agli spareggi con la russa Zuzana Stefecekova (argento) e la francese Delphine Reau (bronzo). La medaglia dal metallo più prezioso è il regalo di Jessica all'Emilia, alla sua gente."EMILIANI, NON DOVETE MOLLARE MAI""Ho pensato ai terremotati dell'Emilia. Ho pensato tanto a questo giorno e mi ha aiutato ad andare avanti tranquilla". Queste le prime parole, davanti ai microfoni Rai, della neocampionessa olimpica. Una gioia da condividere con popolo che "non deve mollare mai". Una dedica che vale oro: "Grazie ai miei genitori - ha aggiunto Jessica Rossi - e a tutti quelli che mi hanno sostenuto per vincere questa medaglia". Sul podio, mentre suona l'Inno di Mameli, è come se ci fosse l'Emilia terremotata, con i suoi dolori e le sue speranze, in una giornata che ha il sapore del riscatto.
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