martedì 27 agosto 2019
La star del balletto internazionale e Alina Cojocaru trionfano a Verona con "Romeo & Giulietta"
In 10.000 applaudono Polunin all'Arena
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Oltre diecimila spettatori hanno applaudito ieri sera all’Arena di Verona Sergei Polunin e Alina Cojocaru per la prima mondiale di “Romeo & Giulietta”. Appassionati arrivati anche da Stati Uniti, Russia e Giappone per l’atteso debutto nel ruolo di Romeo della star del balletto internazionale, spesso al centro delle polemiche per le sue esternazioni. Ma a parlare, ieri sera, è stata, come è giusto, la danza in un lavoro nuovo, in prima mondiale, prodotto dallo stesso Polunin insieme all’italiana Show Bees, in collaborazione con Ater e Festival della bellezza. Tra gli ospiti in platea la stella del pattinaggio Carolina Kostner e il vice primo ministro russo per la Cultura Olga Golodets.

Una imponente ed essenziale scenografia girevole del visual artist David Umemoto., integrata con le gradinate romane dell’Arena di Verona ha trasformato le antiche pietre nel terreno di scontro fra Montecchi e Capuleti, proprio nella città in cui è ambientata la tragedia di Shakespeare. Le coreografie di Johan Kobborg hanno creato una messinscena movimentata ed energica del capolavoro shakespeariano, confidando molto nell’abilità tecnica e nell’entusiasmo di un cast giovane ma di altissimo livello, tra cui il primo solista del Royal Ballet di Londra Valentino Zucchetti.

Tutti gli occhi erano puntati, come ovvio, sulla star ucraina Sergei Polunin che ha sfoderato tecnica impeccabile e sorprendenti capacità attoriali come pure l’elegantissima étoile Alina Cojocaru, una Giulietta minuta ma di carattere, talora “strapazzata” dall’irruente Romeo. Certo, un’operazione spericolata quella di voler riassumere in un’ora e mezza il capolavoro musicato da Sergei Prokofiev, sforbiciando trama e musica in modo da dare più ritmo ad uno spettacolo pensato non solo per gli appassionati di balletto ma anche per un pubblico più vasto. Operazione riuscita, nonostante non avere un’orchestra, bensì danzare su basi registrate con netti stacchi di scena e musicali, non abbia giovato alla fluidità complessiva dell’opera. Compensata però da una straordinaria performance dei ballerini, accolti dal pubblico da applausi a scena aperta e standing ovation finale. Cosa che fa comprendere quanto il pubblico abbia desiderio di danza in un Paese, invece, dove è considerata la Cenerentola delle arti.

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